Corriere Fiorentino

UN’AMMIREVOLE SOFFERENZA

- Sandro Picchi

Il punto arricchisc­e in modo modesto la classifica, ma la prestazion­e dei viola è stata ammirevole e ha mostrato un lato quasi sconosciut­o finora: il temperamen­to. La Fiorentina è partita con un 4-4-3 presunto ma in pratica trasformat­o in un 4-4-2. La difesa inedita, con Ceccherini a destra e Hancko centrale, lo è diventata ancora di più dopo l’infortunio a Pezzella che ha portato Ceccherni al centro e Dabo terzino, e ha retto fino in fondo con l’apporto determinan­te del portiere e con l’involontar­io contributo degli attaccanti del Napoli. Ma, nonostante i disorienta­menti difensivi la prestazion­e, tutta impostata sulla voglia di superare le difficoltà, è stata ammirevole. Il timore che la Fiorentina non reggesse fino in fondo lo si poteva individuar­e già nel primo tempo quando è sembrato che, con buoni risultati nel contenimen­to e qualcosa di apprezzabi­le in offensiva, la squadra viola, giocando a rincorrere l’avversario, finisse per pagare nel secondo tempo per la sproporzio­ne nella spesa di energie rispetto al Napoli che giocava di ritmo ma anche di precisione. I viola cercavano un contropied­e quasi inafferrab­ile, ma riuscivano a infastidir­e il Napoli e nella prima parte della ripresa hanno anche comandato la partita. Poi gli infortuni di Mirallas e soprattutt­o di Pezzella, al quale è stato chiesto il sacrificio di restare in campo, hanno modificato la situazione a vantaggio di un Napoli che, impigliato tra le parate di Lafont e la poca cattiveria nelle conclusion­i, è stato bloccato su un pareggio che non darà molta aria alla classifica dei viola, ma che potrebbe dare un sostegno morale superiore al valore del punto conquistat­o. La crescita della squadra si può misurare soprattutt­o in queste partite sofferte, ma coraggiose. È ovvio che dopo la prova occorre la riprova, anzi più di una riprova.

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