Il treno è partito
Le concorrenti per l’Europa accelerano, la Fiorentina invece continua a pareggiare In un mese Pioli si gioca la stagione
L’altra faccia del punto raccolto con il Napoli è più oscura, molto meno piacevole per Pioli e la sua squadra. I pronostici su un turno che si preannunciava favorevole per le principali concorrenti sono stati confermati, con il solo passo falso della Sampdoria (sconfitta in casa dal Frosinone ma pur sempre davanti di un punto) che non basta a rendere la corsa all’Europa meno complessa. E se l’Atalanta può sognare persino la zona utile per la Champions League con il 2-1 in rimonta sulla Spal, prossimo avversario dei viola, è soprattutto il Torino di Mazzarri a sorridere per l’uno a zero sull’Udinese.
Sulla classifica della Fiorentina pesano i tanti pareggi raccolti lungo il cammino cominciato in estate ad una media punti che di questo passo non porterà Muriel e compagni a raggiungere il settimo posto, oggi occupato dalla Lazio e distante sei lunghezze. Per iniziare a risalire posizioni servirà perciò cominciare a battere le squadre attualmente davanti in classifica. Un gruppo di nove formazioni tra le quali solo Atalanta e Milan sono state sconfitte nel girone d’andata. Nelle altre cinque delle sette vittorie complessive la Fiorentina ha infatti battuto soltanto squadre alle proprie spalle: Chievo (due volte), Udinese, Spal ed Empoli. Una marcia che denota lo stesso carattere mostrato al cospetto del Napoli di Ancelotti, perché raramente i viola hanno gettato la spugna, ma che oggi li relega al decimo posto in classifica. Un anno fa, dopo ventitré giornate, i viola erano undicesimi e con un punto in meno, segno che un miglioramento c’è stato, ma nella risalita primaverile furono decisive le sei vittorie consecutive raccolte dopo la scomparsa di Astori.
Ecco perché pur apprezzando la recente crescita caratteriale del gruppo Pioli dovrà chiedere ai suoi di essere più incisivi sotto porta, sfruttando al massimo anche l’opportunità di giocarsi molti scontri diretti di fronte ai propri tifosi. Alla vigilia della sfida al Napoli il tecnico non ha voluto sentir parlare di partita decisiva per l’Europa, ma più si andrà avanti nel calendario e meno possibile sarà sbagliare. Da qui a marzo saranno tutti esami da non fallire, intervallati dal primo round di una semifinale di Coppa Italia da affrontare al cospetto di una lanciatissima Atalanta. Sette partite, sette camicie da sudare fino alla fine di marzo per restare appesi alla speranza di tornare in Europa e tenere aperta la sfida di ritorno di Coppa in programma a metà aprile. Fondamentale sarà cominciare bene, domenica a Ferrara contro la Spal, anche perché al Franchi, una settimana dopo, arriverà un’altra big come l’Inter tornata a vincere nell’anticipo di Parma. Archiviate le due sfide con l’Atalanta a cavallo tra febbraio e marzo, prima in coppa poi in campionato, il tour de force prosegue con la Lazio in casa e il Cagliari in trasferta, prima della sosta per le nazionali a metà mese.
Infine il Torino, ancora al Franchi, a fine marzo quando le distanze sono destinate ad essere ancora più larghe rispetto a oggi. Dopo un girone d’andata nel quale erano in tante le squadre raccolte in pochi punti adesso la classifica tende inevitabilmente a sgranarsi, e per la Fiorentina l’unico rimedio è quello di tornare a vincere. Soprattutto con le squadre che in classifica la guardano dall’alto.
Andamento lento Sulla classifica pesano i tanti pareggi, Chiesa e compagni hanno vinto solo contro due delle nove squadre che hanno davanti