VIETATO ARRENDERSI
Anche se la buona classifica rimane sfuggente per la Fiorentina, anche se la possibilità di puntare tutto sulla Coppa Italia è falsamente più concreta di un piazzamento nella piccola Europa League, sarebbe un errore rassegnarsi al decimo posto, simbolo perfetto della mediocrità. Non mancano due giornate alla fine del campionato, ne mancano quindici e se nella squadra predominasse il sotterraneo concetto della rinuncia e del tiriamo a campare, coltivando la metà classifica come un onesto traguardo, del resto indicato anche dalla presidenza all’inizio della stagione, si correrebbe il rischio di trovarci di fronte a una Fiorentina dedita all’atto di presenza o poco più, proprio ora che la squadra ha dimostrato qualità combattive insospettabili e, assieme a quelle, anche un’ammirevole capacità di affrontare situazioni di sofferenza. La partita con il Napoli, salvata da Lafont, dalla mira tenue degli avversari e dallo spirito di sacrificio dei viola, comandati dall’esempio di capitan Pezzella, potrebbe significare un momento importante se trovasse un seguito, come atteggiamento, nel resto della stagione. Sarà possibile? Un pareggio, cioè un risultato dal triste aspetto nel calcio di oggi, può servire più per lo spirito che non per la classifica. La Coppa Italia, che rimane il traguardo più ambito, presenta la difficoltà di una semifinale contro l’ Atalanta da giocare su due partite che riducono, o dovrebbero ridurre, il predominio della casualità, ma smorzare l’attenzione sul campionato a oltre tre mesi dall’ultima giornata, sarebbe un bel rischio. Lo spirito di sacrificio visto con il Napoli, accompagnato dalle parate di Lafont, non andrebbe disperso nemmeno nel poco confortante campionato. Il contropiede, non comparso contro il Napoli, rimane una caratteristica sulla quale la Fiorentina può insistere anche se, come era nelle previsioni, gli avversari hanno preso le contromisure, raddoppiando e triplicando le attenzioni su Chiesa e Muriel. Il calendario è più un nemico che un alleato. Dopo la Spal, Inter in casa, doppio impegno con l’Atalanta tra Coppa in casa e campionato in trasferta, poi la Lazio al Franchi. La parola passa al campo, come sempre.