Zeffirelli compie oggi 96 anni: concerto e il suo museo gratis
Stasera per il compleanno del maestro suonerà il talento Lorenzo Albanese: «Vorrei che ci fosse lui»
Tanti auguri Maestro. Il mondo del teatro e dello spettacolo tutto si unisce all’augurio. Perché oggi Franco Zeffirelli compie 96 anni. Un abbraccio alla e dalla città che gli ha dato i natali, Firenze, e dove, grazie al suo impegno, vive negli spazi dell’ex Tribunale di Piazza San Firenze la Fondazione che porta il suo nome, nonché Centro internazionale delle arti dello spettacolo. Quindi, dalle 10 alle 18, porte aperte per scoprire gratuitamente (residenti a Firenze e nella città metropolitana) le ventidue sale del Museo con le ricchissime collezioni dagli archivi di Zeffirelli. Appena implementate con nuovi spettacolari costumi di scena. Alle 11 e alle 16,30 due visite guidate al costo ridotto di 10 euro. Alle 20,30 il gran finale nel segno dei giovani di talento, da sempre incoraggiati dal Maestro, nella nuova serie dei concerti a cura del direttore artistico Francesco Ermini Polacci. Toccherà infatti al fisarmonicista Lorenzo Albanese onore e onere di chiudere in musica l’omaggio a quello che lui stesso, emozionato e felice, definisce un grandissimo del nostro Paese. «Mi piacerebbe riuscisse a venire — ci confessa — sarebbe un’emozione fortissima». Intanto lui affronta le tappe non facili di una carriera musicale. Con la peculiarità, segno dei tempi, di essere figlio dei talent show. Albanese è infatti il vincitore della prima edizione, nel 2017, di «Amadeus Factory», unico talent italiano dedicato alla musica classica. Una prima edizione dove ancora non c’era l’accordo con Sky classica, quindi niente passaggi televisivi. Ciononostante, grazie a tournée e impegni, la carriera decolla. Con uno strumento che nella vulgata popolare si pensa più legato al folklore che alla musica classica, la fisarmonica. Lui, classe 1997, calabrese di Cinquefrondi, diplomato al conservatorio di Vibo Valentia, coltivava il suo desiderio fin da bambino. «Avevo quattro anni quando ho preso in mano il primo organetto, parente più popolare della fisarmonica. Che ho toccato a undici anni, iniziando con il liscio. Uno strumento che appassionava mio padre e mio nonno, ma anche loro non sapevano che poteva essere uno strumento classico. Nel 2013 mi sono iscritto all’Istituto musicale di Cinquefrondi. Mi è costato molti pianti, ero male impostato, è stata molto dura, ma c’era mio nonno che mi spronava, gli devo tanto. Lui mi ha comprato la prima fisarmonica, avrebbe voluto che il fratello prendesse la via della musica, ma il fratello pensava ad altro». La partecipazione ad Amadeus Factory, racconta ancora, «è stata un’idea del direttore del conservatorio, che ha iscritto me e un percussionista. Ora ogni mese ho in calendario diversi concerti, comprese realtà importanti come la Società del Quartetto di Milano e la Royal Academy of Music di Londra. Ho iniziato a collaborare con un quartetto d’archi, già alcuni compositori hanno scritto dei brani per noi, mi aspettano concerti da solista con orchestra».
In programma nel concerto dedicato a Zeffirelli brani virtuosistici come la trascrizione di «Largo al factotum» dal Barbiere di Siviglia di Rossini, e composizioni scritte per fisarmonica da autori russi a cavallo tra XX e XXI secolo, tra i nomi Sergey Voytenko e Alexander Pushkarenko.