Corriere Fiorentino

Tegola per i viola: Pezzella si ferma per almeno un mese

Almeno 30 giorni di stop per German: salterà la semifinale di Coppa Italia Più veloce invece il rientro di Mirallas

- di Matteo Magrini

A ripensarci ora, vengono i brividi. E aumenta la portata di quello che, sabato sera, German Pezzella ha fatto per la Fiorentina. Un atto d’amore per la maglia che, ieri pomeriggio, ha (appunto) assunto contorni eroici. Il timore che l’infortunio fosse serio c’era e già domenica infatti, aleggiava una certa preoccupaz­ione.

Brutte sensazioni che purtroppo, ieri, hanno trovato conferma. Il difensore argentino infatti si è sottoposto agli esami strumental­i e la sentenza è un macigno pesante che si abbatte sulla schiena dei viola. «Lesione di secondo grado al legamento collateral­e mediale del ginocchio destro». Poche parole, che non lasciano troppo spazio alle interpreta­zioni. Si tratta, giusto per capirsi, dello stesso infortunio che, qualche anno fa, colpì Mario Gomez. Con la speranza che stavolta non ci si mettano di mezzo zampe d’oca o complicazi­oni simili. La domanda è: quanto dovrà star fermo il capitano? La storia insegna che infortuni del genere comportano tra i 30 e, più spesso, 40 giorni di stop. Un bel problema, per la Fiorentina, che proprio in questo periodo sarà chiamata a giocarsi l’intera stagione. In campionato e (soprattutt­o) in Coppa Italia. E qua veniamo alla prima certezza: Pezzella infatti, sarà costretto a saltare la semifinale d’andata contro l’Atalanta, fissata per il 27 febbraio al Franchi. Impossibil­e, per German, recuperare in tempo. Così come (ovviamente) non ci sono possibilit­à di vederlo in campo domenica 24, contro l’Inter. Dando un occhio al calendario, quindi, si può dire senza dubbi che l’ex River Plate salterà le partite con Spal, Inter, e pure il doppio confronto (prima in Coppa, poi in campionato) con l’Atalanta. Quasi impossibil­e, del resto, recuperare da un infortunio così in meno di un mese. Semmai, ed è la speranza alla quale si aggrappa Pioli, si può confidare nel carattere e nella capacità di sopportare il dolore del capitano, sperando di riaverlo a disposizio­ne per la partita del 10 marzo prossimo quando, i viola, ospiterann­o la Lazio al Franchi.

Sia chiaro: si tratta della migliore delle ipotesi possibili e, comunque, si tratterebb­e di un recupero (quasi) da record. «Gli ostacoli esistono per essere recuperati — ha scritto l’argentino su Instagram — lavoro duro e presto saremo di nuovo pronti!». Lui farà di tutto e di più per accelerare. Resta da capire se davvero riuscirà a rientrare con la Lazio o magari, qualche giorno più tardi (venerdì 15 marzo) contro il Cagliari. In realtà, ad oggi, l’ipotesi più probabile e in linea con i precedenti, è quella di rivederlo al centro della difesa dopo la sosta per le nazionali e, quindi, nel match del 31 marzo col Torino. Una tegola, appunto. Una delle peggiori notizie possibili. Nel frattempo, Pioli, si affiderà molto probabilme­nte a Milenkovic, con Ceccherini e Laurini a contenders­i il ruolo di terzino destro.

Sempre che l’allenatore, sulla fascia, non voglia confermare il serbo. In quel caso, al fianco di Vitor Hugo, si vedrebbe quasi certamente Ceccherini. Pezzella, ma non solo. Ieri infatti, anche Mirallas (uscito anzitempo col Napoli) si è sottoposto agli esami che, nel suo caso, hanno evidenziat­o «una lesione di primo grado al gemello mediale (un muscolo del polpaccio) della gamba destra». Traduzione? Un paio di settimane di stop. Per la Fiorentina insomma, questo mese decisivo non è partito benissimo.

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Sopra Pezzella dopo l’infortunio di sabato sera contro il Napoli Sotto Mirallas anche lui infortunat­o

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