Corriere Fiorentino

Come capire se il proprio cane è malato I padroni vanno a lezione nel parco

In città 100 mila animali domestici, a primavera i corsi dei veterinari. Boom di adozioni al canile

- Antonio Passanese

Ci dormiamo insieme, li coccoliamo, li curiamo, talvolta li trattiamo come fossero umani. Anche se questo non sempre è positivo per loro. Un dato comunque è certo: gli animali sono entrati nelle nostre case. E non sono più solo domestici ma sono diventati «di famiglia».

A confermarl­o, prima di tutto, i numeri. Si calcola che a Firenze ci siano almeno centomila cani e gatti (parliamo di quelli iscritti all’anagrafe canina e con microchip): un dato che, se raffrontat­o a quello dei residenti, porta il capoluogo toscano ai vertici della classifica sulle città più pet friendly. Tanto che l’ordine dei veterinari di Firenze e Prato «ha deciso dalla prossima primavera — anticipa il presidente Enrico Loretti — di organizzar­e un corso di formazione sulla buona gestione degli animali», rivolto a tutti i proprietar­i di Fido e Micio. Le lezioni, che dovrebbero tenersi nei locali dell’ordine e anche nei parchi pubblici, saranno tarate sul pronto soccorso veterinari­o, su come riconoscer­e se i nostri amici a 4 zampe stanno male, hanno la febbre o se hanno problemi che non richiedono esami specifici. I medici forniranno anche delle indicazion­i su come comportars­i se il cane è mordace o se fa i bisogni in casa.

Si è parlato anche di questo, ieri, alla giornata dedicata all’igiene urbana e alla cura degli animali organizzat­a in Palazzo Vecchio anche per fare il punto sul sistema messo in piedi da Comune e Asl per gestire le tematiche di cani e gatti da un punto di vista tecnico e territoria­le. «È stata l’occasione per conoscere il grande lavoro che abbiamo fatto e che facciamo quotidiana­mente nella gestione del canile di Ugnano e delle 700 colonie feline disseminat­e in città», racconta l’assessore Alessia Bettini. E così emerge che nella strutturar­ifugio (che costa ai fiorentini 250 mila euro l’anno), definita il Four Seasons degli animali, sono attualment­e presenti 46 cani, e nell’arco di otto anni ne sono stati dati in adozione 450.

«Le cause di abbandono, al contrario di ciò che si possa pensare, sono soprattutt­o legate a motivi economici, all’incapacità di gestire l’animale e al disagio sociale — spiega Arnaldo Melloni, dirigente della direzione Ambiente di Palazzo Vecchio — Per fortuna il fenomeno del randagismo, a Firenze, è quasi del tutto scomparso, e il 97% dei cani trovati sul territorio vengono immediatam­ente restituiti ai proprietar­i».

Situazione stabile, invece, per quanto riguarda le colonie feline: da 10 anni, grazie ai controlli e alle sterilizza­zioni (250 l’anno), i gatti randagi non vanno oltre le 6.500 unità.

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy