Corriere Fiorentino

Il ponte opera d’arte che porta il Pecci in città

Prato, ecco il progetto dell’architetto Maurice Nio che cambierà il volto del quartiere

- Giorgio Bernardini

❞ L’assessore L’idea è quella di costruire una passerella non solo ideale, ma pratica, oltre la costrizion­e della strada trafficata

Un ponte «opera d’arte» per unire il museo Pecci alla parte Est della città. L’architetto Maurice Nio, venerdì mattina, lo prefigurav­a sorseggian­do caffè ai piedi dell’astronave, il nome con cui è nota la sede del Centro per l’arte Contempora­nea Luigi Pecci, che lui stesso ha progettato tredici anni fa.

«È lì che finirà il ponte», ha spiegato entusiasta, guardando dritto dall’altra parte della tangenzial­e. E svelando l’anima di un nuovo progetto pronto a cambiare il volto di un intero quartiere, quello di Mezzana, che si affaccia sulla direttrice che conduce da Prato a Firenze. Il tratto netto e sofisticat­o dell’architetto nippooland­ese partorisce una serie di venature irregolari che generano un filamento: un disegno simile a quello mostrato nelle immagini di riproduzio­ne del Dna umano.

Fili e filamenti, nella città che conserva come tratto distintivo il suo background tessile, sembrano fare rima. Il progetto prevede di sovrastare il traffico della tangenzial­e e di unire il museo alla parte est della città, dove sorgono le due sedi della Questura. L’opera si chiama «The fifth element» e sarà presentata alla città solamente nelle prossime settimane. «Dobbiamo ancora valutare le offerte per il contratto di costruzion­e», anticipa Nio. Il cavalcavia ciclopedon­ale sarà lungo circa 200 metri. Per l’assessore all’Urbanistic­a Valerio Barberis la struttura è «l’elemento essenziale per l’apertura di una nuova porta della città».

Il modello pensato da Nio è collegato alla matrice del piano operativo comunale. Quelle che mostriamo in anteprima sono le immagini fornite dall’architetto nippo-olandese, artefice di alcune tra le più originali e apprezzate soluzioni urbanistic­he di numerosi Paesi nel mondo. Il costo dell’opera sarà reso noto al momento della firma dei contratti, mentre per la sua realizzazi­one bisognerà aspettare l’anno venturo. «L’idea — spiega ancora Barberis — è quella di costruire un collegamen­to non solo ideale, ma pratico, fra quella parte di città e la sua continuazi­one oltre la costrizion­e della strada trafficata. Il progetto è chiaro: migliorare e completare la pista ciclabile che dal centro e dalle rive del fiume Bisenzio porta alla campagna che sorge intorno al quartiere di Mezzana». Nio aveva posizionat­o un’antenna sul tetto del Pecci per «captare i segnali del futuro». Il groviglio dorato del suo nuovo ponte pare esserne la continuazi­one.

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 ??  ?? Sopra l’architetto nippo-olandese Maurice Nio, autore del progetto «The fifth element». A lato un rendering del ponte che unirà il Pecci a Prato Est
Sopra l’architetto nippo-olandese Maurice Nio, autore del progetto «The fifth element». A lato un rendering del ponte che unirà il Pecci a Prato Est

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