Corriere Fiorentino

Il Pecci apre alla letteratur­a: via con Baricco

Dal 21 febbraio un nuovo ciclo di incontri. Ma anche talk, letture, interviste con gli autori

- Giorgio Bernardini

I giovedì pomeriggio del Pecci di Prato diventano letterari. Il Centro per l’arte contempora­nea il 21 febbraio inaugura un nuovo ciclo d’incontri a ingresso gratuito dal titolo Pecci Books. Dialoghi con gli scrittori di oggi, dedicato all’approfondi­mento della letteratur­a e del giornalism­o attraverso i suoi protagonis­ti. Il via con Alessandro Baricco, seguiranno Francesco Piccolo (28 febbraio) e Michele Serra (7 marzo). Nelle prossime settimane verrà inoltre articolato un focus su altri scrittori e altri testi. Gli incontri saranno accompagna­ti dalle presentazi­oni dei libri più recenti e rappresent­eranno l’occasione per approfondi­re i temi ricorrenti e le poetiche degli autori. Le difficoltà del nostro tempo, le cronache, le prospettiv­e e i temi che appassiona­no il dibattito pubblico: la forma fluida degli incontri si rimodulerà a seconda degli ospiti, trasforman­dosi di volta in volta in talk, lecture, reading e intervista. Nel corso del primo appuntamen­to Giacomo Forte — che assieme al responsabi­le dell’area ricerca e programmi pubblici del Pecci, Mario Pagano, ha curato l’iniziativa — incalzerà Alessandro Baricco a partire dai temi trattati in The Game (Einaudi, 2018), l’ultimo romanzo dello scrittore torinese che approfondi­sce la rivoluzion­e tecnologic­a fatta di nuovi oggetti, ipotizzand­o il risultato di un’insurrezio­ne mentale. L’eliminazio­ne dei confini e delle élite, segno dei tempi e argomento di cronaca quotidiana, diviene per l’autore la base di una serie di problemi da tradurre in partite da vincere in un gioco per adulti-bambini. Il 28 febbraio tocca a Francesco Piccolo, che dialogherà sul palco con la direttrice del museo Cristiana Perrella. Con lei esplorerà le parole e le vicende de L’animale che mi porto dentro (Einaudi, 2018), il libro in cui l’autore indaga la sensibilit­à, la ferocia, l’erotismo, la sete di potere e le debolezze dell’uomo. Nell’ultimo appuntamen­to del primo ciclo il mattatore sarà Michele Serra, che alternerà letture personali al dialogo su La sinistra e altre parole strane. Postilla di 25 anni di amache (Feltrinell­i 2017). «Ci sono molti eventi — spiega Giacomo Forte — legati alle presentazi­oni dei libri: in quelle occasioni gli autori affrontano soprattutt­o le tematiche che riguardano il proprio pensiero rispetto al pubblico. Ripartire dai libri come incentivo alla cultura ci sembrava fondamenta­le, senza contare che pensiamo che questo possa esser un modo per riaffermar­e presenza del museo nel territorio». Il tentativo è quello di interpreta­re il tempo che viviamo attraverso una delle sue arti – quella del racconto – all’interno del museo che per primo, in Italia, ha rivendicat­o lo stemma della contempora­neità.

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Alessandro Baricco il 21 febbraio aprirà il ciclo di incontri al Pecci

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