Corriere Fiorentino

«Dopo quattro anni di sofferenze finalmente Novoli adesso vive»

- G.G.

Cristina guarda attraverso la vetrina del negozio, davanti all’ottica Parrini aperta nel 1968 c’è la fermata Torre degli Agli: «Da ieri (lunedì, ndr) c’è un viavai incredibil­e, dopo 4 anni di sofferenze per i cantieri, non poteva esserci un inizio migliore. L’impression­e è che le cose andranno molto meglio che in passato». Con la nuova linea 2 della tramvia, Novoli è un quartiere che ha la possibilit­à di rinascere. Non solo perché i lavori, lunghissim­i, sono finiti, ma perché «finalmente anche noi siamo in centro. Prima capitava di dover aspettare un’ora l’arrivo del 22», spiega una signora da dietro il bancone della Schiacciat­eria, al numero 42 di via di Novoli. Tra il Tribunale, gli uffici della Regione, il polo di Scienze sociali dell’Università, il multisala, i centri commercial­i, le officine e i concession­ari, il quartiere era già un centro nevralgico della città, ma sembrava una realtà a sé stante.

Già ieri in tram, c’erano i primi avvocati con la cartella a tracolla e gli studenti con gli zaini in spalla. «Ero ancora studente quando trasferiro­no Economia a Novoli — racconta un signore in attesa del tram — Mi ricordo che la prima volta che presi il 57 di Ataf da piazza San Marco, ci misi un’ora ad arrivare e feci tardi alla laurea di un mio amico». I negozianti sono i più felici del doppio regalo: la fine dei cantieri e l’arrivo del tram. «Il bilancio lo farò tra una settimana ma sono molto fiduciosa. Per esempio non sarò più sola la domenica mattina quando qui viene poca gente: anche solo il tram che passa ogni cinque minuti è già una compagnia che scandisce il tempo». A raccontarl­o è Debora, titolare dell’edicola alla fermata dei Palazzi Rossi, il punto più stretto di via di Novoli, dove il tram passa a ridosso dei condomini.

Lì, si incontrano i pochissimi che nel quartiere storcono il naso: «’Gli è un viavai continuo, ma che deve passare per forza ogni cinque minuti?» dice una coppia di anziani, infastidit­a dal rumore, la cui finestra si affaccia proprio sulle verghe. Ma tutti gli altri sono contenti. C’è lo studente pugliese, cui il padre ha comprato casa in via di Novoli «proprio come investimen­to in vista del tram», e c’è la ragazza di via degli Allori che ammette che «mi cambia la vita: da casa al lavoro, in piazza dell’Unità, è un attimo». Le verghe che corrono lungo via di Novoli, sono parallele al traffico delle auto (e alla pista ciclabile): grossi disagi in termini di ingorghi non sembrano esserci. E anche la rotonda che il tram risparmia grazie al grande cavalcavia, per molte ore del giorno sembra meno ingolfata del solito. Non alle quattro e mezzo di pomeriggio, però, quando in viale Forlanini la colonna arriva fino all’Università. «A me sembra che il traffico sia già in calo», dice una dipendente della Virgin, la palestra dentro al centro commercial­e, col cinema multisala, la Coop e Mediaworld. «Noi contiamo di guadagnare clienti — racconta Flavio, anche lui della Virgin —Nei mesi scorsi in tanti ci hanno detto che avrebbero aspettato il tram per fare l’abbonament­o. Speriamo».

La palestra

«Noi contiamo di guadagnare clienti: tanti aspettavan­o per fare l’abbonament­o»

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