Corriere Fiorentino

Dal traffico al deserto, parabola di via Guido Monaco

Saracinesc­he giù e luci spente: «Qui nessuna fermata, come pensano che si sopravviva?»

- G.G.

All’ingresso di via Guido Monaco c’è una transenna a bloccare l’ingresso alle auto. Servirà ancora qualche ritocco prima che tutto sia pronto. Ma l’immagine della strada è molto diversa da quella festosa si via di Novoli: tante saracinesc­he abbassate, luci spente, pochissimi pedoni. Fino a luglio 2016, quando partirono i cantieri del tram, era una delle strade più trafficate della città. «Più che la tramvia, per noi il gran giorno è stato quindici giorni fa, quando sono finiti i cantieri — racconta Alba, la tabaccaia — Se siamo fiduciosi? Sì e no: qui una volta c’era la fermata di Ataf e della Sita, oggi possiamo contare solo sui residenti, ma di certo le cose non possono che migliorare rispetto agli ultimi tre anni. Tre, perché i cantieri sono durati un anno in più del previsto. E sopravvive­re un anno in più è stata un’impresa». In via Guido Monaco, le saracinesc­he avevano cominciato ad abbassarsi già prima dei lavori per la tramvia. Il camiciaio, il fornaio, il macellaio se n’erano andati perché il traffico aveva reso invivibile la strada. Poi lo scenario si è ribaltato. E nel frattempo hanno chiuso un ostello e un b&b. «No che non lo tolgo il cartello Vendesi — dice Mirella Lusini, titolare dell’ortofrutta aperto 85 anni fa — Il tram ferma in via Alamanni e in viale Belfiore, ma qui no. Come pensano che si sopravviva? Nardella dovrebbe venire per un giorno intero qui in negozio. E stare per ore seduto ad aspettare senza far nulla». Qualche segnale di pallido risveglio c’è: un compro oro, che negli ultimi tempi ha lavorato più su internet che in bottega, ieri era chiuso, ma nei giorni scorsi ha rinnovato la vetrina. Segno che spera di ripartire. Mentre Emanuele, titolare del bar Vienna, si dice «fiducioso: vivo a Legnaia e la tramvia la usavo già. E devo dire che, se anche poche, in questi primi due giorni ho visto un po’ di persone in più in via Guido Monaco. Il solo fatto che le transenne dei cantieri non ci siano più, vuol dire respirare».

Il barista

«Sono fiducioso: peggio di come è andata finora non andrà

E senza le transenne dei cantieri almeno ricomincia­mo a respirare»

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Il tram passa in via Monaco deserta

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