Corriere Fiorentino

Bici in contromano con il nuovo codice E i fiaccherai rischiano di scomparire

Due proposte di legge potrebbero cambiare le strade del centro. Il Comune: «Perplessi»

- Lorenzo Sarra

«È una vera follia», dichiara senza mezzi termini Massimo Milli, autista Ataf e sindacalis­ta di Faisa-Cisal. Alcune modifiche al codice della strada, proposte da Lega e 5 Stelle per incentivar­e la circolazio­ne su bici, fanno infatti già storcere il naso a chi passa tanto tempo al volante per lavoro. Nel merito, ecco appunto molte novità per i ciclisti, che agli incroci e ai semafori — dove verrebbe disegnata una segnaletic­a orizzontal­e «a rettangolo» per dare spazio in testa alle due ruote, consentend­o il superament­o delle auto incolonnat­e — avranno la precedenza e potranno parcheggia­re sui marciapied­i e nelle aree pedonali.

Ma non solo. Perché la proposta di legge presentata in questi giorni alla Camera — se approvata — consentirà ai ciclisti pure di percorrere le corsie preferenzi­ali di taxi e bus, oltre che guidare in contromano («indipenden­temente dalla larghezza della carreggiat­a») nelle strade con limite di velocità a 30 km/h ed apposita cartelloni­stica. Per intenderci: quelle in zona Unesco, a Firenze.

Una disposizio­ne diffusa in quasi tutte le capitali europee, da Parigi fino ad Amsterdam. Eppure, in città, le reazioni sembrano tutt’altro che accondisce­ndenti: «In molti casi, purtroppo, gli amici ciclisti sono un vero e proprio pericolo per la viabilità cittadina», continua Milli, che poi rincara la dose: «Bisognereb­be piuttosto introdurre una norma per l’immediata installazi­one di targhe identifica­tive alle biciclette». Gli fa eco la tassista Silvia Veroni, che sottolinea ironicamen­te come l’eventuale approvazio­ne della legge non cambierebb­e poi molto la quotidiani­tà degli autisti: «Le bici in contromano già le trovo ovunque ogni giorno: mi è capitato di evitare ciclisti in senso vietato pure su viale Lavagnini. Siamo preoccupat­i: c’è il pericolo di fare male alle persone, rischiando pure sulla propria pelle sanzioni». Interpella­to, l’assessore alla mobilità Stefano Giorgetti si dice «perplesso solo sul provvedime­nto per i contromano in zona 30: servirebbe­ro verifiche specifiche sulla viabilità e carreggiat­e larghe almeno 4 metri».

Il testo della proposta accoglie inoltre per la prima volta nel codice della strada un accenno a skate, monopattin­i e hoverboard, oltre a parlare di «parcheggi rosa» per donne incinta, stop al fumo alla guida e limiti alzati a 150 km/h in autostrada. Altro aspetto importante, poi, benché si tratti di un’iniziativa stavolta firmata da Michela Brambilla di Forza Italia: la proposta di divieto per l’uso di animali da traino. Sarebbe la fine dei fiaccherai.

No al traino

Il M5S è d’accordo con l’ex ministro Brambilla nel vietare l’utilizzo degli animali

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