Corriere Fiorentino

Non riesce ad essere rimpatriat­o, aggredisce gli agenti

Prato, nigeriano denunciato. Il vicesindac­o: «Un paradosso, il sistema così non funziona»

- Giorgio Bernardini

Due volte in cella, con la ferma volontà di essere rimpatriat­o. Ma senza successo. Un nigeriano di 30 anni, ieri mattina, ha ferito un poliziotto in una colluttazi­one dopo esser stato portato in Questura per il suo comportame­nto violento: è stato arrestato per la seconda volta nel giro di tre settimane e nonostante il suo desiderio di far ritorno in Nigeria lo Stato non riesce a perfeziona­re la sua espulsione. L’uomo, da mesi era ospite del Centro di accoglienz­a straordina­ria (Cas) gestito da Coop 22 in via Roma, a sud della città. A ottobre ha presentato formale richiesta per un ritorno volontario nel suo Paese, che tecnicamen­te si chiama «rimpatrio assistito». Tuttavia, il 23 gennaio, quando gli operatori gli hanno comunicato che avrebbe dovuto aspettare ancora per l’iter burocratic­o, l’uomo li ha aggrediti. Ha fatto lo stesso con gli agenti di polizia intervenut­i per calmarlo, mordendo alla mano uno di loro. Non pago, ieri mattina, ha cercato di rientrare nel Centro da cui nel frattempo era stato espulso per comportame­nto violento. Stesso copione: lotta con gli agenti (uno di loro ha una prognosi di sei giorni) e nuova denuncia per resistenza a pubblico ufficiale.

L’episodio ha scatenato immediatam­ente reazioni politiche di segno opposto in città. Da una parte l’amministra­zione comunale che evidenzia le carenze del sistema di rimpatri, dall’altra la Lega che garantisce il cambio di passo qualora risultasse vincitrice alle prossime elezioni. «Se non viene rimpatriat­o neppure chi vuole tornare nel Paese di origine vuol dire che il sistema è ben più complesso di quello che con tanti discorsi si è voluto far credere», spiega il vicesindac­o Simone Faggi, alludendo ovviamente alle posizioni del vicepremie­r Matteo Salvini. «So benissimo quanto il sistema sia eccessivam­ente burocratiz­zato e soprattutt­o privo di mezzi per farlo funzionare a dovere, ma in questo momento — conclude Faggi — le città stanno subendo la mancanza di una politica dell’immigrazio­ne adeguata. È molto più difficile di quanto alcuni politici vogliano far credere rimpatriar­e una persona». «Il nigeriano che ha osato aggredire le nostre forze di polizia — ha detto al contrario il commissari­o provincial­e della Lega, Andrea Recaldin — deve essere espulso immediatam­ente. Quando saremo al governo della città non ci sarà spazio per chi viene da fuori a dettare le proprie regole».

La replica della Lega Quando saremo noi al governo della città non ci sarà spazio per chi viene da fuori e detta le proprie regole

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