Non riesce ad essere rimpatriato, aggredisce gli agenti
Prato, nigeriano denunciato. Il vicesindaco: «Un paradosso, il sistema così non funziona»
Due volte in cella, con la ferma volontà di essere rimpatriato. Ma senza successo. Un nigeriano di 30 anni, ieri mattina, ha ferito un poliziotto in una colluttazione dopo esser stato portato in Questura per il suo comportamento violento: è stato arrestato per la seconda volta nel giro di tre settimane e nonostante il suo desiderio di far ritorno in Nigeria lo Stato non riesce a perfezionare la sua espulsione. L’uomo, da mesi era ospite del Centro di accoglienza straordinaria (Cas) gestito da Coop 22 in via Roma, a sud della città. A ottobre ha presentato formale richiesta per un ritorno volontario nel suo Paese, che tecnicamente si chiama «rimpatrio assistito». Tuttavia, il 23 gennaio, quando gli operatori gli hanno comunicato che avrebbe dovuto aspettare ancora per l’iter burocratico, l’uomo li ha aggrediti. Ha fatto lo stesso con gli agenti di polizia intervenuti per calmarlo, mordendo alla mano uno di loro. Non pago, ieri mattina, ha cercato di rientrare nel Centro da cui nel frattempo era stato espulso per comportamento violento. Stesso copione: lotta con gli agenti (uno di loro ha una prognosi di sei giorni) e nuova denuncia per resistenza a pubblico ufficiale.
L’episodio ha scatenato immediatamente reazioni politiche di segno opposto in città. Da una parte l’amministrazione comunale che evidenzia le carenze del sistema di rimpatri, dall’altra la Lega che garantisce il cambio di passo qualora risultasse vincitrice alle prossime elezioni. «Se non viene rimpatriato neppure chi vuole tornare nel Paese di origine vuol dire che il sistema è ben più complesso di quello che con tanti discorsi si è voluto far credere», spiega il vicesindaco Simone Faggi, alludendo ovviamente alle posizioni del vicepremier Matteo Salvini. «So benissimo quanto il sistema sia eccessivamente burocratizzato e soprattutto privo di mezzi per farlo funzionare a dovere, ma in questo momento — conclude Faggi — le città stanno subendo la mancanza di una politica dell’immigrazione adeguata. È molto più difficile di quanto alcuni politici vogliano far credere rimpatriare una persona». «Il nigeriano che ha osato aggredire le nostre forze di polizia — ha detto al contrario il commissario provinciale della Lega, Andrea Recaldin — deve essere espulso immediatamente. Quando saremo al governo della città non ci sarà spazio per chi viene da fuori a dettare le proprie regole».
❞
La replica della Lega Quando saremo noi al governo della città non ci sarà spazio per chi viene da fuori e detta le proprie regole