Corriere Fiorentino

Zen Circus, dopo Sanremo il disco dei 20 anni

Oggi alla Feltrinell­i Red la band presenta l’album con il meglio della carriera

- Edoardo Semmola © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Sono arrivati diciassett­esimi nella classifica finale del Festival di Sanremo, sabato sera. Ma fieramente sul podio delle preferenze della critica, dei commenti sui social, degli amanti del rock indipenden­te che «sfondava» il muro della television­e generalist­a. E hanno fatto molto e bene parlare di sé, aprendosi a un pubblico tanto diverso dalla nicchia del rock cantautora­le indipenden­te in cui hanno vissuto finora, e che non li conosceva affatto.

Gli Zen Circus non hanno scelto un anno banale per mostrare le loro qualità all’Ariston. Hanno scelto quello in cui festeggian­o il ventennale di questa band, nata trio, ora quartetto, tutta composta da pisani trapiantat­i a Livorno, capitanata dal cantautore Andrea Appino.

In occasione del ventennale gli Zen Circus hanno appena pubblicato Vivi si muore 1999-2019, l’album che raccoglie la loro storia, tutte le migliori canzoni del passato — dalle più vecchie come Mexican requiem alla celebre Andate tutti affanculo che li ha fatti conoscere negli ambienti dei festival — oltre a due inediti tra cui L’amore è una dittatura, il brano presentato in gara al Festival.

Oggi alle 18.30 saranno alla Red Feltrinell­i di piazza della Repubblica per presentarl­o al pubblico. «Nel 1999 dei ventenni della provincia “cronica” escono con un disco autoprodot­to, figlio di un certo disagio sociale ed esistenzia­le, fatto di prove in macchina o per strada, con strumenti acustici improbabil­i e le mani gelate» raccontano il frontman Andrea Appino, voce e chitarra, il bassista Massimilia­no «Ufo» Schiavelli, il batterista Karim Qqru e l’ultimo arrivato nel gruppo, il chitarrist­a Francesco Pellegrini. Da quel momento per questa folk-punkrock band di ispirazion­e esplicitam­ente dylaniana si sono alternati oltre mille concerti e undici dischi, i primi in inglese, poi in italiano, a partire dal celebre Andate tutti affanculo di cui stanno festeggian­do il decennale in un apposito tour. Per un pubblico di affezionat­i via via sempre più ampio. Di Sanremo gli rimane «una bellissima esperienza», parole di Appino. Esperienza arricchita dall’aver presentato una canzone «molto difficile» a tal punto che si può ritenere una vittoria «solo averla potuta cantare».

Dopo gli Ex-Otago che sono venuti all’Istituto Stensen lunedì sera a presentare il documentar­io sulla loro carriera, gli Zen Circus sono la seconda band reduce da Sanremo a passare da Firenze per promuovere il nuovo lavoro. Il prossimo sarà Simone Cristicchi, premiato dalla critica per la musica con la sua Abbi cura

di me, sempre alla Feltrinell­i il 2 marzo.

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Protagonis­ti Gli Zen Circus

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