Zen Circus, dopo Sanremo il disco dei 20 anni
Oggi alla Feltrinelli Red la band presenta l’album con il meglio della carriera
Sono arrivati diciassettesimi nella classifica finale del Festival di Sanremo, sabato sera. Ma fieramente sul podio delle preferenze della critica, dei commenti sui social, degli amanti del rock indipendente che «sfondava» il muro della televisione generalista. E hanno fatto molto e bene parlare di sé, aprendosi a un pubblico tanto diverso dalla nicchia del rock cantautorale indipendente in cui hanno vissuto finora, e che non li conosceva affatto.
Gli Zen Circus non hanno scelto un anno banale per mostrare le loro qualità all’Ariston. Hanno scelto quello in cui festeggiano il ventennale di questa band, nata trio, ora quartetto, tutta composta da pisani trapiantati a Livorno, capitanata dal cantautore Andrea Appino.
In occasione del ventennale gli Zen Circus hanno appena pubblicato Vivi si muore 1999-2019, l’album che raccoglie la loro storia, tutte le migliori canzoni del passato — dalle più vecchie come Mexican requiem alla celebre Andate tutti affanculo che li ha fatti conoscere negli ambienti dei festival — oltre a due inediti tra cui L’amore è una dittatura, il brano presentato in gara al Festival.
Oggi alle 18.30 saranno alla Red Feltrinelli di piazza della Repubblica per presentarlo al pubblico. «Nel 1999 dei ventenni della provincia “cronica” escono con un disco autoprodotto, figlio di un certo disagio sociale ed esistenziale, fatto di prove in macchina o per strada, con strumenti acustici improbabili e le mani gelate» raccontano il frontman Andrea Appino, voce e chitarra, il bassista Massimiliano «Ufo» Schiavelli, il batterista Karim Qqru e l’ultimo arrivato nel gruppo, il chitarrista Francesco Pellegrini. Da quel momento per questa folk-punkrock band di ispirazione esplicitamente dylaniana si sono alternati oltre mille concerti e undici dischi, i primi in inglese, poi in italiano, a partire dal celebre Andate tutti affanculo di cui stanno festeggiando il decennale in un apposito tour. Per un pubblico di affezionati via via sempre più ampio. Di Sanremo gli rimane «una bellissima esperienza», parole di Appino. Esperienza arricchita dall’aver presentato una canzone «molto difficile» a tal punto che si può ritenere una vittoria «solo averla potuta cantare».
Dopo gli Ex-Otago che sono venuti all’Istituto Stensen lunedì sera a presentare il documentario sulla loro carriera, gli Zen Circus sono la seconda band reduce da Sanremo a passare da Firenze per promuovere il nuovo lavoro. Il prossimo sarà Simone Cristicchi, premiato dalla critica per la musica con la sua Abbi cura
di me, sempre alla Feltrinelli il 2 marzo.