Corriere Fiorentino

Firenze «illumina» le arti digitali

Dal 21 al 23 il primo «Bright Festival»: di giorno i workshop, la sera musica elettronic­a

- Edoardo Semmola © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Come si modella il domani digitale? Come saranno le architettu­re di luce in futuro? E il design, le nuove frontiere delle installazi­oni artistiche e delle produzioni musicali? La realtà virtuale, quella aumentata, quale ruolo avranno e come interverra­nno nel processo creativo? Per raccontare tutto questo, e altro ancora, a Firenze nasce un nuovo festival di «arti digitali». Chiamato «Bright», perché intende «illuminare» il cammino che abbiamo davanti, nel senso dell’accensione dell’intelligen­za. Per tre giorni di conferenze, workshop e momenti di aggregazio­ne ludica, dal 21 al 23 febbraio gli spazi dello Student Hotel di viale Spartaco Lavagnini (mattina e pomeriggio) e della Stazione Leopolda (pomeriggio e sera).

Per parlare di futuro, però, il team di giovani creativi formato da Claudio Caciolli, Teresa Balestrier­i, Gianpaolo Dei, Luciano Dagostini e Jany Martelli, ha deciso di partire dai maestri del passato. E li ha invitati a incontrare i giovani creativi fiorentini. Come Craig Caton-Largent della New York Film Academy, pioniere dell’animazione 3D che ha creato gli effetti speciali di oltre cento film tra cui Jurassic Park, Batman – il ritorno, Ghostbuste­rs, Apollo 13 e Terminator 2. Sia allo Student Hotel che alla Leopolda, in due distinti incontri, racconterà il suo percorso profession­ale e l’evoluzione delle tecnologie e delle tecniche per gli effetti speciali nel cinema.

Oppure Luciano Tovoli, celebre direttore della fotografia di Suspiria di Dario Argento e di tanti altri film. A lui è affidata una masterclas­s dedicata al «lighting design». Mentre sul versante musicale spicca

Eventi

Tra gli ospiti alla Leopolda e allo Student Hotel il pioniere dell’animazione 3D Craig Caton-Largent, Luciano Tovoli («Suspiria») e Big Fish

la presenza di Big Fish, nome d’arte dietro cui si cela il produttore della squadra di Manuel Agnelli a X Factor e di Fabri Fibra, con una lecture alla Leopolda sull’approccio e i metodi di lavoro utilizzati da Elisa, Gue Pequeno, Young Singorino e i talenti di X Factor.

Tra installazi­oni, produzione musicale, performanc­e, realtà virtuale e videomappi­ng parteciper­anno oltre 50 speakers e artisti internazio­nali e 40 aziende, dalla Audi alla Ca- non alla Epson, ognuna con uno spazio dedicato all’innovazion­e nel proprio settore, per un totale di 80 ore di eventi.

Alla Leopolda si concentra la parte più ludica e di aggregazio­ne con il dj Derrick May che si esibirà venerdì sera con il suo set di dance elettronic­a di Detroit e con il pianista Francesco Tristano, che oscilla tra classica e techno, la sera successiva. Seguito dalla minimal-house sperimenta­le di Ark e da La Fleur, dj svedese, uno dei talenti più conosciuti della house e della techno europea. «Quando si parla di Firenze si nominano sempre arte e cultura — ha commentato Claudio Bianchi, vicepresid­ente della Camera di Commercio di Firenze che ha sostenuto il festival tramite bando — d’ora in poi dovremo parlare anche di innovazion­e». In modo tale da riuscire a «confrontar­e la città e la sua storia, la sua straordina­ria eredità, con i linguaggi del contempora­neo» hanno aggiunto il capo segreteria dell’assessorat­o alla cultura del Comune Tommaso Sacchi e l’assessore allo sviluppo economico Cecilia Del Re.

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Installazi­one di Av Exciters
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Luciano Tovoli
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Craig Caton-Largent
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Francesco Tristano

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