Bambino lasciato 6 ore nello scuolabus, sospeso l’autista
Dopo l’accompagnatrice è stato sospeso anche l’autista per il caso del bambino di 3 anni dimenticato per sei ore nello scuolabus. Nessuno infatti si era accorto che il piccolo non era sceso davanti alla scuola materna Rosai Caiani di San Giovanni Valdarno e per tutta la mattina il piccolo è rimasto chiuso all’interno dello scuolabus, parcheggiato in un deposito. E lì è stato ritrovato dalle forze dell’ordine dopo il disperato allarme dei genitori che non lo avevano visto uscire dalla materna. Il piccolo era in lacrime, spaventato ma in buone condizioni. Quando l’hanno ritrovato aveva ancora la cintura di sicurezza allacciata. Autolinee Toscane, che gestisce il servizio di trasporto dei bambini nel comune, ha annunciato la sospensione dell’autista. Lunedì era stata già sospesa l’accompagnatrice, proveniente da una cooperativa. Il consiglio di disciplina si riunirà domani. «Quanto accaduto è un fatto grave, inammissibile, che non rimarrà impunito — ha detto l’ad dell’azienda Jean-Luc Laugaa — abbiamo avviato una indagine interna per accertare le responsabilità». L’azienda spiega che «tutto il personale è stato richiamato ai propri compiti e doveri, a garantire la necessaria attenzione nei confronti degli utenti, tanto più verso i bambini in età scolare». Anche il sindaco di San Giovanni Maurizio Viligiardi, nel dichiarare il suo personale sconcerto, ha annunciato che il Comune si attiverà per capire quanto successo e richiedere eventuali danni. I carabinieri hanno intanto inviato una relazione alla procura di Arezzo a cui seguirà un rapporto più dettagliato. I genitori del piccolo non hanno sporto alcuna denuncia anche se non è escluso che possano presentare un esposto nelle prossime ore. In ogni caso non sembrerebbe ravvisabile l’ipotesi di abbandono di minore dato che non è stato individuato nessun comportamento doloso. L’operatrice, sentita informalmente dalle forze dell’ordine, si è dichiarata incredula e mortificata.
Le reazioni Domani il consiglio di disciplina L’azienda: «Episodio inammissibile»