Maltrattati e abusati, allarme sui minori: i numeri raddoppiano
Il convegno voluto dal prefetto Lega per «diffondere la cultura della tutela dell’infanzia»
I dati che si conoscono sono questi: 2.770 i minori maltrattati in famiglia nel 2017 in Toscana, il doppio rispetto a due anni prima, il 44% in più del 2016, 263 i casi di violenza su bambini segnalati ai servizi sociali a Firenze. Allargando lo sguardo, 400mila minori vittime di violenza domestica in Italia, 18 milioni i bambini nel mondo che hanno subito abusi sessuale. Poi ci sono quelli che non si conoscono. «È un fenomeno spesso nascosto, il 90% non viene identificato» ha avvertito il presidente di Telefono Azzurro Ernesto Caffo ieri durante il convegno La violenza sui minori: strumenti e prospettive di azione organizzato dal prefetto di Firenze Laura Lega, che ha riunito alcuni esperti, moderati dal direttore del Corriere Fiorentino Paolo Ermini.
I minori sono sempre più vittime di violenze sessuali, fisiche o psicologiche, maltrattamenti, bullismo e cyberbullismo, assistono ad abusi, prendono parte a fatti criminosi. «La violenza è in crescita, nel mondo reale e in quello virtuale» ha detto Caffo. Sì, perché se può manifestarsi in ogni luogo di aggregazione giovanile, scuola, associazione sportiva, parrocchia, questo vale ancora di più per la Rete, diventata la nuova “piazza” degli adolescenti. «I ragazzi sono preparati tecnicamente ma non emotivamente a gestire la potenza della Rete, non mediano più il contenuto» ha spiegato Nunzia Ciardi, direttore della Polizia Postale.
Cresce la violenza, crescono i reati compiuti da ragazzi: sono stati 44 i processi penali per bullismo in Toscana nel 2018. «Il bullismo nasce dall’idea della forza come prevaricazione dell’altro. Ma non c’è reato fatto da minori che non esprima disagio e sofferenza» ha commentato il procuratore presso il Tribunale dei Minorenni Antonio Sangermano. I procedimenti penali per violenza sono stati 1285 l’anno scorso, 126 hanno riguardato minori, 31 per adescamenti sessuali su Internet, ha ricordato il procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Firenze Giuseppe Creazzo. «C’è stata un’evoluzione normativa, è cresciuta la sensibilità degli operatori, eppure i delitti
Tavola rotonda
Il Telefono Azzurro: «La violenza è in crescita nel mondo reale e virtuale». Il procuratore Sangermano: «Ogni reato esprime disagio e sofferenza»
contro i minori aumentano. La chiave è la prevenzione». Non è immune neanche la Chiesa, anche se «il problema è in percentuali minori di quelle diffuse dagli organi di informazione, è sul 4%» ha sottolineato il cardinale Giuseppe Betori, ricordando i passi fatti per prendere coscienza e prevenire il fenomeno. «A Firenze l’entrata in seminario è per esempio condizionata da una valutazione psicologica dei ragazzi».
Alla tavola rotonda hanno partecipato anche la presidente dell’Istituto degli Innocenti Maria Grazia Giuffrida, l’assessore al Welfare di Firenze Sara Funaro, rappresentanti dell’Università di Firenze ed dell’ospedale Meyer. Tutti hanno sollecitato la collaborazione tra istituzioni e cittadini, l’educazione dei ragazzi e la formazione degli adulti, dai medici ai pediatri dai genitori agli insegnanti, per cogliere i segnali di disagio e di violenza. «Dobbiamo diffondere la cultura della tutela dell’infanzia» ha detto il sindaco Dario Nardella nel suo saluto. «Se la società resta indifferente — conclude il prefetto — vuol dire che ha un corto circuito etico».