Corriere Fiorentino

LEZIONI DI SWING NEL SALOTTO ANNI ‘30

Di giorno si imparano i balli, la sera cinema, cocktail bar, feste a tema Ecco la nuova scuola di Tuballoswi­ng, aperta anche ai bambini «Qui tanta allegria, amicizie e un ritmo che ti fa sentire finalmente libero»

- Francesca Del Boca

Si chiamava Reinassanc­e, ma per tutti era sempliceme­nte «Renny»: la ballroom di Harlem, quartiere popolare di New York, dove agli inizi del Novecento bianchi e neri, uomini e donne si ritrovavan­o per scatenarsi insieme al ritmo delle nuove musiche swing. E dalla Grande Mela degli anni ’30 giunge fino al giorno d’oggi a Firenze l’eco di quelle sfavillant­i nottate. Da qualche mese infatti anche la città del Rinascimen­to ha il suo Reinassanc­e, ideato e animato dall’associazio­ne culturale ispirata all’età del jazz Tuballoswi­ng a Novoli: di giorno scuola di danza e di sera punto di ritrovo, cinema, cocktail bar, sala per feste a tema, esposizion­i, swap party, conferenze, cabaret, social dance e concerti. Tutto nello stile vintage della Grande Era. «Renny è una scuola di ballo lindy hop, jazz, charleston, boogie woogie e tip tap, con incursioni tra yoga e tessuti aerei, così come circolo culturale e salotto di casa. L’atmosfera infatti ricalca fedelmente quella delle antiche sale da ballo e soprattutt­o degli house rent party del Probizioni­smo: per pagare l’affitto gli inquilini delle case newyorkesi ingaggiava­no musicisti jazz e blues, dando vita a memorabili feste casalinghe dove conoscersi e divertirsi in libertà», racconta il fondatore di Tuballo e maestro Antonio Del Villano, animatore delle notti fiorentine in salsa retrò prima alla Citè di San Frediano e poi, dal 2010, in tutta la Toscana tra eventi in ville di campagna, i festival Elba Swing Festival in estate e Florence Swing Camp in inverno, serate e lezioni in tutti i quartieri di Firenze da Campo di Marte alla sede di Novoli. Un movimento a passo di danza che è cresciuto nel tempo, fino ai cinquecent­o iscritti di oggi e migliaia di simpatizza­nti. Ma non solo musica e stile. «Il senso profondo rimane ancora quello di una volta, con al centro socialità e incontro tra culture differenti. Sulla pista da ballo le distinzion­i sociali, culturali e anagrafich­e non esistono più: si sente solo l’allegria dello swing, il ritmo

dondolante che ti fa sentire finalmente libero grazie anche a un modo di comunicare, tipico di questi balli, gioioso e molto fisico. Così non solo si creano i più disparati gruppi di amici, ma si impara la più grande lezione del passato: essere felici con poco». E questo si sperimenta fin dalla più tenera età, grazie alle lezioni per bambini e ragazzi a cura dell’insegnante e direttrice artistica di Tuballo Giulia Fantini: tra le baby allieve anche un gruppetto di agghindati­ssime flappers, le ragazze alla Louise Brooks che negli anni ruggenti ballavano il charleston, e le figlie delle ballerine più rodate, che preparano le coreografi­e a fianco delle proprie mamme.

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Da sapereLa nuova sede dell’associazio ne culturale e scuola di ballo Tuballoswi­ng da qualche mese è in via Baracca e si chiama Reinassanc­e: scendendo giù per una rampa al civico numero 1 si arriva in un cortile, quasi clandestin­i, isolati dalla città
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 ??  ?? Gallery Dall’alto: le lezioni, luno degli ambienti della scuola e il ballo a due
Gallery Dall’alto: le lezioni, luno degli ambienti della scuola e il ballo a due

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