VERITÀ A RILENTO
Il Var più lento del mondo si impadronisce di Spal-Fiorentina e rovescia il risultato della partita. I tempi, secondo le ricostruzioni attendibili, sono questi. Fallo da rigore di Felipe su Chiesa al 78’, gioco che prosegue, Spal che segna in contropiede 35 secondi dopo, Mazzoleni al Var che richiama Pairetto, l’arbitro figlio d’arte che sfoglia più volte il Var e alla fine rovescia la situazione: gol non convalidato e rigore alla Fiorentina che, 3 minuti e 49 secondi dopo il fallo di Felipe — pari a un’eternità calcistica — segna con Veretout e si porta sul punteggio di 2-1 che poi, dilagando i viola in un ritrovato contropiede, si trasforma in un 4-1. Dagli archivi sapienti spunta fuori un caso analogo — l’unico — nella semifinale di Coppa d’Olanda del 2017 tra Feyenoord e Vitesse, ma in Italia la novità è assoluta e alza al massimo il livello delle discussioni con Mattioli, presidente della Spal, che senza freni sparge inopportuno veleno su Chiesa, in realtà non colpevole, indicandolo come un truffatore o un tuffatore. La partita viene sommersa dalle discussioni sul Var, che stavolta sembra l’acronimo di Verità A Rilento, e tutta questa inevitabile attenzione lascia in ombra quanto di buono — e anche di opaco — ha mostrato la Fiorentina in questa gara delicata. Il lato migliore è stata la convinzione con cui la squadra ha affrontato la gara, tenendo in mano il gioco quasi sempre e aprendosi la strada verso la porta avversaria che ha tempestato, parola un po’ grossa, con 23 conclusioni felici e infelici. Chiesa ha dato accelerazioni notevoli, Simeone fresco d’energie ha segnato dopo 50 metri di fuga in un contropiede mosso da un solo passaggio di Veretout, Edimilson ha segnato di sinistro, anche stavolta da fuori, Gerson ha giocato forse la miglior partita della stagione e in generale la manovra offensiva è sempre stata sull’orlo del successo. Il lato grigio ha riguardato la difesa svagata in Vitor Hugo e Milenkovic che aveva anche lisciato il pallone nell’azione del gol segnato da Valoti che aveva festeggiato con il fratellino passando dal piacere al dispiacere familiare. Quello che vale la pena sottolineare è la volontà dei viola di tenere a galla la classifica, al di là della Coppa Italia.