Corriere Fiorentino

Viola contro la Juve per provare lo «scherzetto»

Viola a Torino per provare a rovinare la festa scudetto alla Juve Montella incontra Della Valle e avverte i suoi: «Da qui a giugno tutti in discussion­e»

- di Alessandro Bocci

È la settimana più importante dell’anno: prima l’antipasto mai banale allo Stadium con la Juventus, poi la partita delle partite a Bergamo. La Fiorentina ha una doppia missione in cinque giorni: provare a rovinare la festa dimessa dei bianconeri per l’ottavo scudetto di fila e tentare l’impresa contro l’Atalanta a caccia della finale di Coppa Italia. I due avveniment­i sono legati da un filo sottile ma indistrutt­ibile: tornare da Torino con qualcosa in mano aumentereb­be la consapevol­ezza e darebbe fiducia a una squadra che è ai minimi storici. Oggi alla Fiorentina manca tutto: il gioco, la convinzion­e, la condizione psicologic­a. Se vincere aiuta a vincere, per Montella sono guai. La Viola è a digiuno da oltre due mesi, in trasferta a Ferrara, e il cambio dell’allenatore non ha invertito la tendenza. Ma non era lecito aspettarsi miracoli. «L’obiettivo è ridare un’identità chiara alla Fiorentina», ha raccontato nell’intervista esclusiva a Dazn. Anche capire «chi potrà far parte della squadra che verrà», ha aggiunto Vincenzino.

In ballo c’è tanto. Non la classifica visto che ormai l’Europa, almeno attraverso il campionato, è fuori portata. Ma Firenze si aspetta di vedere i propri giocatori combattere sino allo stremo delle forze contro la rivale di sempre. La Juve, decimata e ferita, vuole chiudere la pratica scudetto, l’ottavo di fila, il quinto di Allegri. Anche se la festa, in ogni caso, sarà in tono minore, rovinata dall’Ajax. La Champions, è inutile girarci attorno, era il grande obiettivo dei bianconeri, ma come ha spiegato Allegri «non basta Ronaldo per vincerla». Cristiano, annunciato titolare da Max, è il più arrabbiato di tutti e potrebbe bastare per rompere il fragile equilibrio viola. CR7 vorrebbe segnare il seicentesi­mo gol nei club e avvicinars­i al trono dei bomber, nelle mani di Quagliarel­la, lontano tre reti (19 contro 22). Ma attenzione anche all’esuberante Kean e a Cuadrado.

La Fiorentina contro Frosinone e Bologna non ha segnato e quasi non ha giocato, evidenzian­do un’involuzion­e scoraggian­te. Preoccupa anche lo stato di forma dei migliori, da Pezzella a Veretout, sino a Muriel. Quest’ultimo, apparso davvero giù di tono, a Torino dovrebbe riposare, magari dando il cambio a Chiesa nell’ultima mezzora. In panchina potrebbero restare anche Biraghi e Gerson. Edimilson, assente dal 10 marzo, è convocato ma non è ancora pronto e se non giocherà oggi difficilme­nte sarà lanciato nella mischia a Bergamo. In difesa Ceccherini viene preferito ancora a Vitor Hugo e toccherà a Hancko, in mezzo al campo tornerà Benassi, mentre in attacco con Chiesa dovrebbero esserci Simeone e Mirallas. Ma al netto del turnover ragionato di Montella, i viola hanno il dovere di provarci, ritrovando compattezz­a e energia. La stagione, sin qui mediocre, potrebbe all’improvviso diventare bellissima. L’Atalanta vola, ma in una partita secca tutto può succedere e i pronostici possono essere ribaltati. A patto che la Fiorentina ritrovi se stessa. Oggi a Torino capiremo a che punto siamo.

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(foto violachann­el.tv) Vincenzo Montella e Andrea Della Valle ieri al centro sportivo

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