Corriere Fiorentino

A Natale fu salvato da un gruppo di medici-turisti

Torna agli Uffizi dopo l’infarto E Schmidt gli fa da Cicerone

- Ivana Zuliani

A dicembre durante una visita agli Uffizi davanti alla Venere di Botticelli era stato colpito da un malore e salvato da quattro giovani medici. Ieri Carlo Olmastroni, pensionato di Bagno a Ripoli, ha potuto finire il giro che aveva lasciato incompiuto: ad accompagna­rlo nel tour, ripartito proprio dal capolavoro di Botticelli, c’era il direttore degli Uffizi Eike Schmidt.

«Del momento in cui tutto è successo non ricordo niente — ha raccontato Olmastroni, — gli amici mi dicono che mi sono ripreso grazie all’intervento di quattro angeli custodi». Emozionato, ha spiegato di provare «meraviglia e commozione, in mezzo a tutti questi capolavori». La disavventu­ra lo ha segnato nel profondo. «Nonostante tutto quello che si pensa di poter organizzar­e, la vita ti cambia in un attimo. Ora sono molto diverso da prima, accetto volentieri tutto».

Il 15 dicembre Olmastroni colpito da un arresto cardiaco si accasciò a terra in mezzo ai visitatori e fu salvato da Annachiara Pingitore, Jessica De Santis, Giovanni D’Agosta e Vittorio Quercia, che con il defirbilla­tore presente in sala lo hanno stabilizza­to ed assistito, insieme agli addetti della Galleria, fino all’arrivo dell’ambulanza. «Quella visita doveva essere il suo regalo di Natale — ha detto Schmidt — è andata diversamen­te, ma siamo lieti di completare con lui la visita per Pasqua. In questo si può trovare un valore simbolico, quello della Resurrezio­ne; oltre al valore che l’arte dà a tutti i visitatori».

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Eike Schmidt insieme a Carlo Olmastroni, tornato ieri a visitare gli Uffizi

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