L’UTILE RIPARTENZA
La Fiorentina ha provato a rovinare la festa scudetto della Juventus ma per l’intervento della sfortuna non c’è riuscita, però, esibendo un Chiesa in edizione di lusso, con un palo e una traversa nel suo bilancio, oltre ad una prestazione a tutto gas, ha fatto buona figura ed ha aggiunto qualche milione alla valutazione del suo prezioso gioiello. Ha giocato una buonissima partita la Fiorentina che avrebbe meritato ampiamente il pareggio e che nel finale ha sprecato l’occasione massima con Dabo, che avrebbe messo il timbro dell’encomio solenne sulla sua prestazione, macchiata infine dall’errore. Come una macchia (l’autorete) rimane su Pezzella, giocatore forte e generoso che però è perseguitato dagli episodi contrari che mettono in ombra il gran numero di interventi decisivi. Valoroso e sfortunato, il capitano viola. Dalla festa della Juventus, la Fiorentina è uscita con molta dignità e — se ci è perdonato un opportunismo da uomini di mercato — con una prospettiva di rafforzamento delle casse sociali, più che della squadra, con Chiesa sempre più capofila nella graduatoria delle valutazioni. Montella ha giustamente pensato alla Coppa Italia, risparmiando qualche titolare, giocando sul contenimento delle energie che non ha inciso, però, sulla prestazione della squadra. A parte l’uscita di Chiesa, lo scampolo di partita di Muriel, il riposo di Biraghi, la piccola porzione di gara di Gerson e di Edimilson Fernandes, e tutto quello che si può leggere in chiave di risparmio di energie, si è anche capito che il contropiede esibito nel primo tempo di fronte a una Juventus preoccupata dallo svantaggio, sarebbe il gioco adatto per questa squadra, anche se Montella non è mai stato un contropiedista. A Bergamo sarà dura, ma con l’Atalanta meno riposata dei viola, la ripartenza potrebbe essere utile.