Corriere Fiorentino

Palio, ecco i cavalli Al centro la sfida Oca-Onda-Torre

Assegnati i cavalli. Esultano quattro Contrade. La sfida Torre-Oca-Onda

- di Daniele Magrini

Tre cavalli già vittoriosi, una predestina­ta a vincere, tre esordienti e tre possibili outsider. È la scelta dei Capitani delle Contrade in vista del Palio che si correrà venerdì in Piazza del Campo. L’assegnazio­ne dei cavalli è la prima mossa decisiva in vista della carriera di venerdì.

Quattro Contrade hanno accolto con grande esultanza i cavalli avuti in sorte: in primo luogo la Torre, dove è approdata Violenta da Clodia, potente cavalla di una rinomata scuderia, che nelle prime due carriere corse ha sfiorato in entrambe la vittoria: lo scorso 2 luglio, condotta da Jonathan Bartoletti detto Scompiglio nella Chiocciola, è stata superata di pochi centimetri dalla Giraffa con il fantino Tittia. Ma il cavallo vincitore 40 giorni fa, Tale e Quale, stavolta non ci sarà, ed ecco Violenta ergersi a protagonis­ta più attesa. La Torre ha subito ricomposta l’accoppiata di luglio con Scompiglio, fantino fra i più titolati.

Il fantino pistoiese se la vedrà ancora con Tittia, andato a montare nella Selva un altro dei tre cavalli già vittoriosi, Remorex, trionfator­e scosso (cioè dopo aver scaricato il fantino) nel Palio straordina­rio di ottobre. A completare il gioco degli incastri, c’è il fatto che il fantino che aveva condotto Remorex verso la vittoria prima di cadere, Andrea Coghe detto Tempesta, guiderà il terzo dei cavalli blasonati, Oppio, toccato in sorte all’Istrice. Un cavallo grigio pomellato, che ricorda in qualche modo quello dipinto da Milo Manara nel drappellon­e apprezzati­ssimo dal popolo senese. Potente e preciso, Oppio, vincitore nel Drago nel 2014, era uscito dal gruppo dei barberi di Piazza del Campo da tre anni. Pareva una rottamazio­ne definitiva, ma invece a 11 anni, Oppio è tornato da protagonis­ta. Undici anni ha anche Porto Alabe che ha fatto esultare i contradaio­li dell’Onda: insieme con il fantino Carlo Sanna, detto Brigante, si è riformata la coppia che fece trionfare i loro colori due anni fa. Subito dietro al poker dei sogni una fascia intermedia, con Una per Tutti, nella Chiocciola con Francesco Caria detto Tremendo; il Bruco con Schietta e Andrea Mari detto Brio; la Pantera con Tabacco e Luigi Bruschelli detto Trecciolin­o. E poi, i tre cavalli esordienti: Tornada nel Drago con Federico Arri detto Ares: Tottugoddu nell’Aquila con Dino Pes detto Velluto, che torna dopo tanti anni di «panchina» e che ieri sera ha ceduto l’esordio per la prima prova a Stefano Piras, che se l’è aggiudicat­a; e infine Unidos nell’Oca, che ha ingaggiato Antonio Siri detto Amsicora. In virtù delle tradiziona­li tattiche imposte dalle rivalità tra le Contrade, Amsicora dovrebbe avere compiti di ostruzione verso le velleità di vittoria dell’avversaria dell’Oca, la Torre. Che dovrà guardarsi anche dall’altra rivale, l’Onda, tra le favorite. Una triangolaz­ione, quella tra Torre, Oca e Onda, dai cui esiti — soprattutt­o nelle schermagli­e della mossa — dipenderà buona parte dei destini della carriera del 16 agosto.

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La partenza della prima prova, vinta dall’Aquila

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