Corriere Fiorentino

Violentata in auto dai tre amici che la filmano

Lei denuncia, tre ragazzi perquisiti tra Empoli, Firenze e Pisa. Sequestrat­i i telefoni

- Innocenti

Che non fosse uno scherzo lei lo ha capito non appena il suo amico si è rifiutato di ripartire. Lui aveva parcheggia­to la macchina in una zona isolata: a bordo del mezzo c’erano lei e altri due ragazzi, oltre al conducente.

Erano stati a una festa in zona. Una serata tra coetanei — ragazzi che non superano i 27 anni — come ce ne sono tante. Solite scene di sempre: i ragazzi avevano parlato e ascoltato la musica, avevano bevuto e si erano divertiti. Si era fatto tardi e la ragazza, che abita in provincia di Firenze, doveva tornare a casa. Ecco perché era salita sulla macchina del suo amico come fosse la cosa più normale di questo mondo. Su quel mezzo c’erano finiti altri due ragazzi, e anche questo sembrava la cosa più normale di questo mondo perché la ragazza li conosceva entrambi.

Per un attimo è sembrata anche la cosa più normale di questo mondo deviare dal percorso che l’avrebbe portata a casa e parcheggia­re la macchina in una zona isolata. Forse era uno scherzo, accade tra amici.

Poi però lei lo ha capito subito che non sarebbe finita così. Perché quando ha chiesto di finirla con questa cosa e che voleva tornare a casa, si è trovata di fronte non più tre amici e neppure tre ragazzi. Ma tre stupratori. Perché così li ha descritti negli uffici di polizia, dove poi la ragazza è andata per sporgere denuncia.

La ragazza ha raccontato di essere stata violentata in macchina. E che non è riuscita a difendersi e che a nulla sono servite le sue ragioni. I tre ragazzi l’hanno stuprata. E l’hanno anche filmata mentre era in macchina ed era stata costretta a fare sesso. Filmata con un telefono cellulare.

I poliziotti sono saltati sulla sedia e ci hanno messo un attimo a mandare un rapporto dettagliat­o alla Procura di Firenze, allegando nome, cognome e indirizzo dei presunti stupratori. E proprio per questo motivo, nei giorni scorsi, gli agenti del Commissari­ato di Empoli sono andati a perquisire un ragazzo che abita in provincia di Firenze al quale hanno sequestrat­o il cellulare.

Una scena del tutto analoga si è ripetuta in provincia di Pisa, dove gli stessi poliziotti empolesi — aiutati dagli agenti del Commissari­ato di Pontedera — hanno fatto «visita» a due giovani che vivono in quelle zone. E in entrambi i casi sono stati portati via i telefoni cellulari.

Il procurator­e capo Giuseppe Creazzo e il sostituto procurator­e Giovanni Solinas, titolari dell’inchiesta, attendono a questo punto l’esito finale delle perquisizi­oni: la polizia sta infatti «lavorando» — tra l’altro — sui tre cellulari sequestrat­i. Se in uno dei telefonini verrà infatti trovato il video di quella serata, allora la storia potrebbe prendere un’altra piega.

Agli atti di questa indagine anche le conversazi­oni della ragazza: le chat che lei si sarebbe scambiata, ad esempio, con alcune amiche alle quali avrebbe raccontato la sua tragica esperienza. Chat che la stessa vittima avrebbe consegnato spontaneam­ente alla polizia dopo aver deciso di andare a fare la denuncia che ha portato alla perquisizi­one dei tre ragazzi. Ragazzi normali, tutti italiani, che non superano i 30 anni di età. E che adesso sono finiti sotto inchiesta.

La dinamica

Lo stupro sarebbe avvenuto in una zona isolata al termine di una festa

Le indagini

La giovane ha consegnato agli inquirenti anche le chat con le sue coetanee

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