Pessina soprintendente ancora per tre anni
La nomina è arrivata qualche giorno fa, ma la conferma è di ieri. Andrea Pessina resta a capo della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Firenze Prato e Pistoia per altri tre anni, e riceve l’incarico ad interim fino a febbraio anche per le province di Siena, Arezzo e Grosseto.
La nomina, arrivata da Roma e firmata dal capo della Direzione generale Arte e Architettura Contemporanee e Periferie Urbane Federica Galloni, era attesa da tempo — da giugno il soprintendente era in prorogatio — e ovviamente è una notizia che fa sorridere Pessina, il quale ha già messo in campo una serie di azioni per affrontare l’incarico anche alla luce della nuova riforma Bonisoli. «Ho avuto comunicazione della riconferma qualche giorno fa — spiega — e mi sono mosso di conseguenza per interpretare il mio ruolo secondo le novità della riforma. Qualcosa cambierà. L’aspetto più rilevante riguarda la decisione sui beni da vincolare. Al livello periferico, nelle soprintendenze e nelle segreterie regionali noi daremo dei pareri che dovremo condividere con Roma. Credo si tratti di una decisione nata dall’esigenza di armonizzare i criteri di scelta sul territorio nazionale per la quale il ministro ha in mente di aumentare gli organici al livello
❞ Con i due direttori ci incontreremo con appuntamenti a cadenza fissa per snellire le procedure dei vari interventi
centrale». Ma non basta, Pessina dopo aver letto la circolare firmata dal segretario generale del ministero dei Beni culturali Giovanni Panebianco del 24 luglio scorso — quella che blocca la possibilità di qualsiasi lavoro e intervento, anche di manutenzione, senza un ok delle Soprintendenze — ha già fatto una riunione con il direttore degli Uffizi Eike Schmidt e il direttore del Polo regionale della Toscana (oggi Direzione territoriale della Toscana) per trovare un accordo in grado di snellire le procedure.
«Sia con Schmidt che con Casciu abbiamo sempre lavorato in armonia e accordo — spiega Pessina — penso ai lavori sui Nuovi Uffizi su cui c’è sempre stata la supervisione delle soprintendenze e su cui non abbiamo mai avuto problemi. Per il futuro abbiamo stabilito che ci incontreremo con appuntamenti a cadenza fissa. Si tratterà di tavoli di lavoro durante i quali sarà chiesto ai dirigenti di portare a conoscenza della soprintendenza magari non solo un singolo intervento, ma un pacchetto di richieste che saranno analizzate insieme e poi autorizzate. Questo dovrebbe rendere la procedura più veloce e non intralciare il lavoro di nessuno».
I diretti interessati, Eike Schmidt da un lato e Stefano Casciu dall’altra, per il momento preferiscono non rilasciare dichiarazioni né su questo né su come sta procedendo la riforma. L’unica cosa certa è che domani Schmidt dovrebbe incontrare ancora il ministro Alberto Bonisoli: entrambi sono stati invitati dal Comune di Siena a vedere il Palio dell’Assunta. Chissà che non decidano qualcosa.