È L’ORA DEI SINDACI (ANCHE DEGLI EX)
Tornati i senatori ai loro lidi ai quali l’imprevista convocazione di due giorni fa li aveva strappati, quella di oggi e del prossimo fine settimana è solo un’apparente pausa ferragostana: a Roma prosegue il gioco del cerino, anche in modalità nascondino istituzionale; a Firenze ed in Toscana la politica lavora con un occhio alle vicende della crisi e l’altro alle elezioni regionali.
In piena attività sembra il sindaco di Firenze Dario Nardella che nel giro di 48 ore ha ripetuto più volte la propria preferenza per un governo con dentro il più possibile di forze politiche e che possa durare anche tutta la legislatura. Ma Nardella ha anche rilanciato, dalle pagine de Il Foglio, la sua ricetta per il voto toscano del 2020: favorire un movimento di liste civiche a sostegno della coalizione di centrosinistra che abbia come punti di riferimento i sindaci, soprattutto quelli che alle ultime amministrative hanno vinto la sfida con il centrodestra. È molto probabile che Nardella sia stato molto colpito dalla vistosa forbice tra gli esiti del voto per le Europee, con la Lega in alto anche in Toscana, e quelli delle Comunali che invece hanno quasi ovunque consegnato la fascia tricolore ai candidati Dem. L’idea di Nardella, che andrà comunque resa compatibile con le regole della legge elettorale toscana, avrebbe anche il vantaggio di coinvolgere i territori nel disegno della prossima legislatura regionale. Tuttavia legare la nascita delle liste civiche ai sindaci potrebbe mostrare qualche limite in considerazione dei «buchi» in ampi territori: dei dieci capoluoghi toscani solo quattro (Firenze, Prato, Livorno e Lucca) sono governati dal centrosinistra. Senza contare che anche il centrodestra potrebbe essere tentato dall’ipotesi «civica», facendo leva sulle città in cui è al governo non da ieri. Un ex sindaco è la stessa Susanna Ceccardi, che domenica a Massa, potrebbe essere lanciata ufficialmente nell’agone regionale da Matteo Salvini. Il «capitano» non sembra intenzionato a sotterrare l’ascia di guerra. Anzi: la promessa è di qualche sorpresa in occasione delle comunicazioni del premier Conte al Senato il 20 agosto. Ed in questo clima potrebbe innestarsi, in Toscana, la candidatura della neodeputata europea. Senza escludere che ciò possa rappresentare un gioco d’anticipo per poi, magari, trattare con gli alleati di centrodestra. Ma questo dipenderà probabilmente da come essi si comporteranno con la Lega nel corso della crisi di governo.