E Ceccardi apre a Massa la tre giorni della Lega
L’europarlamentare con gli alleati del centrodestra: «Contributo da tutti»
«Abbiamo fatto da sindaci quello che avevamo promesso, questa è la differenza tra noi e il Pd». Susanna Ceccardi, al vertice regionale della Lega, suona la carica al «Toscana Fest» di Massa, la tre giorni di kermesse del Carroccio.
«Abbiamo fatto da sindaci quello che avevamo promesso, questa è la differenza tra noi e il Pd». La zarina Susanna Ceccardi, al vertice regionale della Lega, suona la carica al primo appuntamento del «Toscana Fest» di Massa. La tre giorni di kermesse del Carroccio ha schierato ieri sera sette sindaci del centrodestra toscano, oltre che il vicepresidente del Consiglio regionale Marco Stella (FI) e il coordinatore regionale di Fdi Francesco Torselli. «L’anno prossimo ci aspetta una sfida importante: tutti dovranno dare il proprio contributo», ha detto sibillina Ceccardi, che molti indicano come possibile candidata per la coalizione. Lei però non scioglie nessuna riserva sulla scelta. E lascia spazio al dibattito ingaggiando la sindaca di Montevarchi Silvia Chiassai: «La gente – ha detto Chiessai segnando la rotta –comincia a vedere le conseguenze tangibili del nostro governo, apprezzandole». Segue il sindaco massese Francesco Persiani: «In un anno siamo riusciti a far approvare progetti importanti, come i lavori che servono al teatro della città e come il nuovo piano urbanistico. Nello stesso tempo abbiamo risanato il bilancio della partecipata ‘Asmiu’ e dato agibilità al palazzetto dello sport». Persiani si è speso anche sulla controversia estiva che riguarda le norme comunali che ha ideato per «aumentare il decoro», invitando tutti a «disinnescare la polemica, dato che si tratta di misure non speciali, ma con il fine preciso di vivere con maggiore dignità». Ma il convitato di pietra è il ruolo della Lega e del centrodestra alle regionali del 2020. Il sindaco leghista di Montecatini Luca Baroncini spiega: «Aver vinto nella mia città e non vincere la Regione, purtroppo, per noi, non vorrebbe dire molto: si vince davvero se si conquista la Regione, perché molte politiche dipendono da quell’ente».
Dall’altra parte del campo il segretario nazionale del Pd parla dello stesso argomento: «I cittadini toscani scelgano il proprio candidato alle regionali. Serve un fronte largo, ampio, una scelta unitaria, e se ci sarà bisogno, anche l’ipotesi delle primarie— ha detto Nicola Zingaretti a margine della festa dell’Unità di Cecina — Non lasciate la Toscana in mano a chi stiamo provando a cacciare dal governo italiano. Questa sarebbe una contraddizione in termini che i toscani non si possono permettere — ha concluso Zingaretti — perché qua ci sta un pezzo di democrazia, ed ora che stiamo riuscendo a mandare a casa Salvini ci mancherebbe pure che si facciano degli errori qui. Quindi anche in Toscana».
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Fronte Pd Zingaretti: i cittadini della Toscana si scelgano il proprio candidato Serve alleanza larga