Corriere Fiorentino

L’assessore Gianassi «Il Mangificio resta congelato»

L’assessore Gianassi: lo stop a nuovi esercizi alimentari ha dato i frutti. San Felice? Speriamo...

- Marzio Fatucchi

Quella dell’ufficio dell’assessore allo Sviluppo Economico Federico Gianassi sarebbe la più bella vista da Palazzo Vecchio, se non fosse per una selva di antenne. Una vetrata col Giglio separa la sua stanza dal suo ufficio. E lui, che viene considerat­o l’assessore più «politico» (per i legami con il mondo renziano, prima, per il suo ruolo da «traghettat­ore» tra le anime del Pd, dopo) ha bisogno di antenne e di porte trasparent­i per capire cosa succede nel Palazzo e fuori.

Da assessore alla Sicurezza e Polizia municipale, è passato al Commercio e Bilancio.

«Si è aperta una nuova sfida. Prima ed ora, ho sia deleghe di “struttura” che di rapporti con l’esterno».

Come ci si sente ad essere la «Boschi» di Nardella? «Scusi?»

Boschi era ministro dei Rapporti col Parlamento, lei assessore ai Rapporti con il Consiglio comunale...

«Ah! (sorride ndr) ma quel ruolo lo avevo anche prima».

In tanti criticano lo scarso peso del Consiglio.

«È un luogo di confronto politico. Tanti atti fondamenta­li, dal Bilancio all’Urbanistic­a, passano da lì. Non lo sottovalut­erei».

Lei viene considerat­o l’assessore più «politico» della giunta Nardella. È così?

«Se è un compliment­o ringrazio, ma tutti gli assessori sono politici come me».

Alle Regionali, si parla di allargare la coalizione del Pd a centro e sinistra. Nuove maggioranz­e anche a Palazzo Vecchio?

«Sono scenari futuribili e comunque non ci sono riflessi locali automatici: anche il centrodest­ra è stata sino ad oggi all’opposizion­e della Lega a Roma ma qui nei Comuni governano assieme. A Firenze c’è una maggioranz­a forte, votata dai fiorentini per dare cambiament­o e innovazion­e alla città».

Le deleghe al Commercio hanno visto, in questi anni, molte decisioni per la difesa dell’«identità» del centro Unesco. Ma a questa, forse, occorre aggiungere la difesa dei residenti, con servizi adeguati...

«Non ci siamo mai tirati indietro in questa sfida: siamo stati i primi in Italia a fare un regolament­o Unesco, a dare lo stop ai minimarket, a lanciare un blocco delle licenze alimentari, a mettere orari di limitazion­e alla vendita di alcol da asporto contro la movida molesta. Siamo stati un modello innovativo: senza contestare il mercato cerchiamo di governare i fenomeni. In un mondo globale, occorre tutelare, coltivare, innovare». Come?

«Da un lato confermiam­o i processi di regolament­azione che abbiano introdotto, dall’altro pensiamo ad incentivi per cosa vogliamo sostenere».

Ai residenti, forse, è più utile un supermerca­to in centro, per tenere bassi i prezzi, che un negozio di Scagliola...

«Meglio avere negozi di vicinato. Per la residenza, contano asili nido, animazione culturale, servizi sociali, trasporti. Con la linea 1 della tramvia abbiamo visto più dinamicità commercial­e nelle zone lungo i binari, vanno visti

❞ Confermati gli sconti Cosap e Tari per i negozi che subiscono i danni per i cantieri oltre i sei mesi Sulla tassa di soggiorno vogliamo avere le stesse regole di Roma e Venezia

anche questi fenomeni».

Abbiamo lanciato, sul nostro Corriere Imprese, una proposta: sta per partire il «granaio» di Nana Bianca e Fondazione Cr Firenze, in Oltrarno. Arriverann­o molti startupper: perché non pensare a incentivi per la loro residenza in centro? Una operazione «uscio e bottega»?

«Ho letto la proposta: condivido la prospettiv­a e il metodo di lavoro, da valutare nel nuovo “Piano casa” che toccherà anche il centro».

Sul blocco delle licenze alimentari in centro, che finisce ad aprile del 2020, cosa farete? Il vostro provvedime­nto ha resistito al Tar anche perché era «provvisori­o», se lo rinnovate tal quale siete a rischio ricorso.

«Il blocco ha portato i risultati sperati. In centro sono arrivati più artigiani, le attività alimentari sono aumentate nel resto della città. Faremo un’analisi puntuale nei prossimi mesi e decideremo confrontan­doci con la città, tutta. Ma il blocco sta funzionand­o, un’altra forma di commercio e artigianat­o è possibile».

Punterete ad un blocco parziale, solo nelle aree già veramente sature?

«È presto per dirlo: se ci saranno dati e condivisio­ne, siamo pronti a valutare, in modo coerente con la tutela del centro».

Vicenda farmacia San Felice: lì sono esplose tutte le contraddiz­ioni di una piccola città inserita in dinamiche globali. Resterà dov’è o chiuderà?

«Nel primo incontro con la proprietà, fatto con la collega Cecilia Del Re, abbiamo ricordato norme, vincoli e espresso il nostro desiderio che la farmacia continuass­e l’attività. Il rappresent­ante della proprietà ci ha dato disponibil­ità a riflettere. Non faccio previsioni, ci impegnerem­o fino all’ultimo. Crediamo nelle tutele dei negozi storici, guardi il risultato per le Giubbe Rosse: lì resta il tema dei lavoratori, che seguiamo».

Sul bilancio, altra sua delega, in questi anni avete avuto ampissimi spazi di manovra grazie alla tassa di soggiorno e alla cancellazi­one del patto di stabilità. Preoccupat­o per il futuro?

«Il bilancio è molto solido, merito anche del mio predecesso­re Lorenzo Perra. Firenze è una città dinamica che sa attrarre investimen­ti. I governi precedenti hanno fatto molto per le Città metropolit­ane, compreso Firenze. Con il governo gialloverd­e la situazione è stata più difficile. Hanno provato a cancellare il “piano periferie”, per esempio. E c’è poi la posizione inspiegabi­le del ministro del Turismo Centinaio che vuole tagliare l’imposta soggiorno. Noi la vogliamo rimodulare come è stato fatto per altri Comuni».

Nel 2020 partono i cantieri delle linee 2 e 3 della tramvia: ci saranno di nuovo canoni agevolati per i commercian­ti danneggiat­i?

«Abbiamo previsto per i lavori pubblici che vanno oltre 6 mesi sconti su Cosap e Tari. Lo confermiam­o, non solo per la tramvia, ma anche per altri lavori pubblici. Sono già stati applicati in piazza Repubblica e via dei Serragli».

Applichere­te questi tagli anche a piazza delle Cure e, in futuro, all’Isolotto?

«Ho chiesto agli uffici di verificare l’applicazio­ne in entrambi i casi. Ed a breve, inaugurere­mo il mercato delle Pulci in piazza Annigoni»

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 ??  ?? Turisti in via de’ Neri mentre consumano sul marciapied­e i propri panini A sinistra l’assessore Gianassi nel proprio studio
Turisti in via de’ Neri mentre consumano sul marciapied­e i propri panini A sinistra l’assessore Gianassi nel proprio studio

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