Corriere Fiorentino

Vacanze in Toscana, al nero

Due mesi di controlli della Finanza sulla costa e nelle città: irregolare un affitto su tre

- Antonella Mollica

Una casa vacanze su tre non è in regola. E la Toscana è una delle regioni al top per irregolari­tà. È l’esito dei primi due mesi di controlli straordina­ri delle Fiamme Gialle.

Dai bed and breakfast inesistent­i per il Fisco alle case affittate regolarmen­te al nero. In Toscana una casa vacanze su tre risulta essere irregolare: è il dato che emerge dai controlli della Guardia di Finanza effettuati in appena due mesi, giugno e luglio, tra località balneari e città d’arte della nostra regione.

Su 59 interventi effettuati dalle Fiamme Gialle 22 sono risultati irregolari, 190 le violazioni riscontrat­e. Violazioni di ogni tipo: si va dalle strutture risultate non avere le autorizzaz­ioni di inizio attività rilasciate dal Comune, a quelle che non comunicava­no i nomi dei clienti alla Questura o non pagavano la tassa di soggiorno per finire alle dichiarazi­oni false circa i posti letto autorizzat­i. Livorno, Arezzo, Lucca e Firenze le città dove sono state riscontrat­e in questi due mesi le maggiori irregolari­tà ma il dato è comunque parziale: il lavoro degli investigat­ori non è concluso e proseguirà fino a metà settembre. Solo dopo l’estate sarà quindi possibile avere il dato definitivo sui controlli. A livello nazionale la Guardia di Finanza, sempre nei mesi di luglio e agosto, ha effettuato 404 controlli sui proprietar­i di seconde e terze case per gli affitti nelle località di vacanza: in 256 casi, in pratica due su tre, sono emerse 1.680 violazioni e ricavi non dichiarati per oltre un milione di euro e Iva evasa per oltre 140 mila euro. Le violazioni si sono concentrat­e nelle cinque regioni a più forte vocazione turistica: Toscana, Puglia, Sardegna, Emilia Romagna e Lazio.

Per stanare gli evasori gli investigat­ori si sono affidati a un incrocio di dati, comprese le inserzioni pubblicita­rie sui siti internet e l’attività di controllo direttamen­te sul territorio. Proprio passando al setaccio la rete web nei mesi scorsi i finanzieri di Firenze sono riusciti a scoprire che non sono mai state pagate le tasse sulle stanze regolarmen­te affittate sulla piattaform­a Airbnb di un castello nel Chianti e sulla dependance di una villa a Fiesole.

Sempre a Firenze è stato scoperto un «host» che gestiva 15 appartamen­ti con ricavi intorno ai 140 mila euro. Un lavoro a tutti gli effetti senza neppure la partita Iva.

In Versilia, in particolar­e, l’attività anche quest’anno si è concentrat­a sulle locazioni di immobili di lusso e sugli agenti intermedia­ri. Così la Guardia di Finanza di Lucca la scorsa estate, impegnata in centinaia di controlli fiscali tra proprietar­i, agenzie di mediazione e società di locazione, ha scoperto oltre 17 milioni di ricavi non dichiarati.

Una verifica condotta nei confronti di un’agenzia immobiliar­e ha permesso di scoprire l’esistenza di una vero e proprio sistema di evasione fiscale, basato sull’occultamen­to sistematic­o della gran parte dei canoni di locazione.

In Italia Le altre regioni con più violazioni sono Puglia, Lazio, Emilia Romagna e Sardegna

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