Corriere Fiorentino

Botta e risposta sul taglio dei pini

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Il taglio di sei pini in piazza Vittoria porta nuove polemiche. A farle, il consiglier­e regionale di FdI Paolo Marcheschi che pubblica i referti del 2017 e del 2018 in cui gli alberi tagliati non erano in classe D, quindi non pericolosi, e domanda: «Perché è stato incaricato un ulteriore perito (Lo Giudice) oltre quello già a convenzion­e con il Comune?» che ha dato un responso diverso e infine, «come mai Lo Giudice si occupa di Piazza della Vittoria visto che l’appalto non la comprende?», e concludend­o: «È una procedura opportuna e adeguata far incaricare i periti direttamen­te dalle Ditte che poi forniscono servizi (taglio e ripiantuma­zione)?». Dal Comune, fanno sapere che sulle perizie, dopo che due diversi pareri (solo Vta, quindi solo «a vista») avevano dato interpreta­zioni diverse, i tecnici hanno voluto approfondi­re perché quella piazza è, secondo la valutazion­e dell’Università, una «zona rossa», dove dal 2014 sono caduti decine di pini. E così, hanno esteso un appalto già esistente (per le piazze Giorgini e Tanucci) per fare prove di trazione e con strumenti. Degli 11 pini controllat­i da Lo Giudice, uno è stato subito abbattuto, sei sono finiti in classe D. È stata poi incaricata una ditta di Dicomano per il taglio, una ditta diversa da quella dell’appalto esteso. (M.F.)

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