Con Greta e contro i social Ecco i bozzetti della Cittadella
La lotta di Greta Thunberg ai mutamenti climatici, Cristiano Ronaldo idolo globale, l’uso indiscriminato dei social, l’avvento dell’intelligenza artificiale, un inno all’amore e contro l’omofobia, ma anche una denuncia contro la corrida. Sono alcuni dei temi scelti dai carristi di prima categoria del Carnevale di Viareggio per l’edizione 2020 — con 6 corsi mascherati, al posto dei tradizionali 5 — a febbraio. Ieri la Cittadella del Carnevale ha visto svelare i bozzetti dei carri che nasceranno nei prossimi mesi per poi sfilare lungo i viali a mare della Passeggiata: 9 le costruzioni di prima categoria, 5 quelle di seconda, 9 le maschere di gruppo e 8 le maschere isolate. Un’edizione, la prossima, che vedrà decretare alla fine dell’ultimo corso promozioni e retrocessioni da una categoria all’altra, sommando i risultati dell’ultimo triennio. La presentazione dei bozzetti è stata oscurata dalla notizia della morte di Arnaldo Galli, 93 anni, decano dei carristi, il più conosciuto di tutti, capace di vantare in carriera collaborazioni con Federico Fellini e Achille Lauro. La Fondazione gli ha regalato un commosso omaggio a inizio serata per poi presentare i bozzetti: il campione uscente della prima categoria, Jacopo Allegrucci, punta su #Nel paese delle meraviglie 2.0, carro dedicato agli aspetti negativi della social mania. Fabrizio Galli sceglie invece Abbracciami, è Carnevale, dedicata a Luciano De Crescenzo. La famiglia Cinquini sancisce il debutto qui del calciatore della Juve Ronaldo, protagonista di Idol. Grande assente fra i carri di prima categoria la politica, non più al centro dei pensieri dei viareggini: per trovare un’opera che ne parli bisogna scendere in seconda categoria dove Edoardo Ceragioli lancia L’amaro italiano dedicato a Matteo Salvini, alla chiusure dei porti e alla paura dello straniero. Altri temi della seconda sono la denuncia contro i maxi roghi di Luciano Tomei col suo S’i fosse foco ispirato a Cecco Angiolieri, e la difesa dei bambini con il Giù le mani di Franco Malfatti. Fra le mascherate di gruppo, omaggio di Emilio Cinquini a Federico Fellini con L’uomo dei sogni, nel centenario della nascita del regista.