Corriere Fiorentino

«Io, zingaretti­ana dico sì a un governo di legislatur­a con i Cinquestel­le»

- Giorgio Bernardini

«Con i Cinque Stelle per un governo di legislatur­a. E se è il caso anche in Toscana, alle regionali». La deputata Pd zingaretti­ana Rosa Maria Di Giorgi è decisa sulla strada che il Pd dovrebbe intraprend­ere. E per cominciare regola i conti sulla vicenda interna al suo patito: «Sono i renziani, e non viceversa, che ci hanno raggiunto sulle nostre posizioni».

Cosa crede che succederà?

«Siamo a un punto di svolta. Credo sia necessario che Conte debba andare al Quirinale senza che ci sia nessuna votazione in aula. Io ero tra coloro che sin dall’inizio della legislatur­a ritenevano utile un’alleanza di governo con il M5S, per tutta una serie di motivi che ora stanno emergendo. Qualcun altro invece la riteneva una prospettiv­a sbagliata: abbiamo visto come è andata a finire».

Si può quindi mettere in pratica ciò che lei auspicava?

«È evidente che questo è ciò che desideravo succedesse, anche se è accaduto in un tempo che ha preso alla sprovvista un po’ tutti, me compresa. Penso che lo scandalo russo abbia spinto Salvini a far questo passo, le complicazi­oni sono arrivate da quel fronte».

Le vostre strade politiche, oltre che le vostre proposte, si sono incrociate poche volte con quelle dei Cinquestel­le. Come pensa di superare questo ostacolo?

«La situazione richiede responsabi­lità. Tante persone del nostro elettorato si erano spostate come consenso verso i Cinquestel­le, dunque era ovvio che l’impostazio­ne dovesse rivolgersi a questa sintonia».

Il segretario e l’ex segretario del Pd paiono in disaccordo anche su questo...

«Credo che la posizione di Zingaretti sia la più coerente con il percorso fatto, perché una volta che c’è stato un governo pericoloso va sostituito. C’è la prospettiv­a di un governo di legislatur­a, magari senza Forza Italia che ha già mostrato il fianco a Salvini; altrimenti elezioni subito. È evidente che Renzi abbia fatto una fuga in avanti con le sue dichiarazi­oni, ma questo ora non conta».

Crede che lo schema anti-salviniano che suggerisce possa esser replicato alle elezioni regionali toscane?

«Non si vede un motivo per non provarci. Guardo alle dichiarazi­oni di Filippo Nogarin (ex sindaco M5S di Livorno, ndr) e penso ai colloqui che ho avuto con colleghi anche in Toscana. Ai dirigenti del Movimento, visti i risultati delle ultime amministra­tive, debbono fare una riflession­e su una possibile alleanza in questa chiave».

La deputata Il M5S dovrebbe fare una seria riflession­e anche su un’alleanza in chiave regionale: ci si potrebbe provare

Il senatore Non ci sarà alcun risvolto a livello locale: il percorso per le regionali è stato già tracciato dalla segreteria

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