Corriere Fiorentino

Bertoni: Franck e Cristiano saranno decisivi

L’argentino e la partita di sabato: Franck e Cristiano saranno decisivi

- Rossi

Dall’Argentina segue sempre con grande affetto la Fiorentina. Daniel Bertoni ha indossato la maglia viola numero 7 dal 1980 al 1984, sfiorando lo scudetto nel 1982 dopo un serrato testa a testa contro la Juventus. Già consulente sul mercato, oggi è un apprezzato opinionist­a.

Bertoni, Fiorentina-Juventus quest’anno è Ribery contro Cristiano Ronaldo?

«Due magnifici campioni. Parto dal francese che ha alle spalle una grande carriera. Ha trentasei anni, purtroppo è arrivato un po’ tardi alla Fiorentina. Se fosse arrivato prima avrebbe potuto dare molto di più. Certamente aiuterà i compagni più giovani con la sua esperienza».

E Ronaldo?

«È un campione di un altro livello. È il migliore del mondo, insieme a Messi e Salah. La carriera parla per lui, dov’è andato è sempre riuscito a vincere. Anche Ribery è di alto profilo ma Ronaldo è al di sopra».

Che partita sarà?

«Loro saranno certamente determinan­ti, mi auguro che vada meglio dell’ultima volta che sono venuto al Franchi. Era lo scorso dicembre, abbiamo perso 0-3».

Ora la Fiorentina è diversa. «Sì, ma la Juventus è la squadra da battere e non solo in Italia. In pochi riescono a vincere otto volte consecutiv­e il campionato. Credo comunque che in una singola sfida possa succedere di tutto. Il gruppo è stato rivoluzion­ato, ci sono dei giocatori che mi incuriosis­cono».

Ha seguito le prime due sconfitte?

«Ho visto la gara col Napoli, non meritavamo di perdere. C’era rigore su Ribery, vergognoso non averlo dato. Era grande come una casa. Contro il Genoa non l’ho vista ma mi sono informato, so che la squadra non ha giocato bene. Serve tempo e fiducia, il gruppo deve compattars­i».

Quello che non è cambiato rispetto ai suoi tempi è l’attesa per la Partita...

«Sì, certo. La differenza è che allora noi lottavamo per lo scudetto quindi c’era meno divario fra le parti. Nel 1982 purtroppo non riuscimmo a vincere contro di loro al Franchi, altrimenti lo scudetto sarebbe stato nostro. Ma non ne parliamo più…».

Come vede Montella? «Non vince da tanto tempo, se ci riesce sabato prossimo torna il sereno anche per lui. La partita dopo è contro l’Atalanta, c’è bisogno di punti».

Che ne pensa di Commisso?

«Non lo conosco personalme­nte, ma posso dire che ha entusiasmo. Prima c’era tanta delusione, adesso si vede che è tutto cambiato. Mi piace la squadra che ha costruito, ma forse qualcosa è mancato».

Il suo connaziona­le De Paul è stato vicino alla Fiorentina…

«Ha qualità, l’esperienza a Udine lo ha fatto crescere. Però con 40 milioni si acquista un campione, non uno che sarebbe un’incognita in una grande squadra».

In passato alcuni campioni li ha suggeriti anche lei...

«Non solo alla Fiorentina. Fra gli altri sono diventati campioni alcuni giocatori come Samuel, Cambiasso e Riquelme che ho contribuit­o a far arrivare in Europa».

E alla Fiorentina? «L’ultimo giocatore che ho suggerito a Pantaleo Corvino è stato Lautaro Martinez, mi sembra che non stia facendo male. Ma non voglio entrare in polemica, tutti nel calcio crediamo di saperne più degli altri e tutti sbagliamo».

Ha in programma un ritorno a Firenze?

«Spero di tornare il prima possibile. Vorrei venire in inverno per andare allo stadio e vedere le partite della squadra. Due giorni fa ho sentito Giancarlo Antognoni che era ad un’iniziativa benefica. Verrò a trovarlo, mi auguro che possa avere sempre più spazio nella dirigenza. Lui ha scelto la Fiorentina per sempre, è campione del mondo e ha occhio. Spero davvero che le sue qualità vengano valorizzat­e. Ma mi faccia dire ancora una cosa…». Prego.

«Vincere contro la Juventus sarebbe straordina­rio. Se la squadra ci regalerà questa soddisfazi­one, inizieremo un nuovo campionato. E così Napoli e Genoa verranno subito dimenticat­e».

❞ Il «furto» dell’82 L’attesa è la stessa dei miei tempi. Noi però in quegli anni lottavamo per vincere lo scudetto

❞ L’avvio in salita Ho visto la gara con il Napoli, non meritavamo di perdere. Serve tempo e la fiducia dei tifosi

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Daniel Bertoni, 64 anni, alla Fiorentina dal 1980 al 1984

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