Effetto nazionali, solo due giorni per prepararsi
Montella riavrà la squadra al completo tra giovedì e venerdì. Il primo a rientrare sarà Chiesa
Un «aperitivo». E che aperitivo. Per Milenkovic e Cristiano Ronaldo, Fiorentina-Juventus è cominciata sabato sera. Faccia a faccia, in un 4-2 (a favore del Portogallo sulla Serbia) che ha visto segnare sia il fuoriclasse portoghese che il giovane difensore viola. Per Nikola, che aveva già trovato il gol nell’esordio in campionato col Napoli, sta diventando insomma una piacevole abitudine. Per lui il prossimo impegno è previsto domani, sul campo del Lussemburgo.
A proposito. Quello dei nazionali per Montella è un ulteriore ostacolo nella ricerca dell’identità. «Dall’inizio dell’anno non ci siamo praticamente mai allenati tutti insieme e anche la partita con la Juventus la prepareremo in due giorni». Questo perché, tra un impegno e l’altro, l’allenatore rischia di avere l’intero gruppo a disposizione solo per la rifinitura di venerdì.
Il primo a rientrare sarà Chiesa che, dopo il doppio impegno con Azerbaijan e Finlandia, tornerà stasera a Firenze e, domani, sarà regolarmente a disposizione del mister viola. Per quasi tutti gli altri (Badelj, Vlahovic, Terzic, il già citato Milenkovic, Ranieri e Sottil) il rientro è fissato per mercoledì. Discorso diverso per Caceres e Pezzella che, impegnati con Argentina e Uruguay negli Stati Uniti) saranno a Firenze soltanto giovedì. Non esattamente il modo ideale per avvicinarsi ad una partita come quella con la Juve che, tra l’altro, si giocherà già sabato, alle 15.
Chi al contrario si sta preparando al meglio è Ribery, deciso a trovare il prima possibile la miglior condizione, mentre da oggi al centro sportivo Davide Astori inizierà ad allenarsi anche l’ultimo arrivato, Pedro. Il brasiliano inizierà svolgendo alcuni test (le visite mediche le aveva fatte a Roma), per poi unirsi al resto dei compagni. Possibile, quindi, che possa finire subito tra i convocati. Ieri intanto (accompagnato dall’agente), ha sfruttato la giornata per prendere contatto col suo nuovo mondo. Ha visitato il centro sportivo, e poi il Franchi. «Sono felice di essere qua», aveva detto atterrando a Peretola sabato sera. Per lui, ora, l’obiettivo è convincere al più presto Montella. Del resto, quello del gol (nonostante le 3 reti segnate all’esordio col Napoli) rischia di essere un limite di questa Fiorentina. Vlahovic ha un enorme talento ma è ai primi passi in Serie A, mentre Boateng è, per definizione, un «falso nove». Pedro no, è un attaccante vero. Una «terza via» che Montella non vede l’ora di testare.
Ieri primo allenamento di Pedro che sabato potrebbe già andare in panchina