Corriere Fiorentino

Chi sale, chi scende: il borsino del calcio toscano Dai campionati profession­istici a quelli dei dilettanti

- di Matteo Lignelli e Gabriele Noli

Empoli

Per Cristian Bucchi è tutta una questione di gambe, per ora. «Quando la squadra sta bene aggredisce alta e crea molto, quando la condizione scende tende a sbagliare troppo», l’analisi del tecnico dell’Empoli che prende come ultimo riferiment­o il test in

famiglia di sabato con la Primavera (vittoria 9-2, manita di Moreo) disputato alle 15 per settarsi sul clima che gli azzurri troveranno domenica (stessa ora) a Crotone contro un avversario anch’esso con 4 punti. E mentre Mancuso e Pirrello sono ancora out – per loro un’intera settimana di lavoro differenzi­ata nell’ottica (e con la speranza) di un recupero -, Bucchi può godersi il momento d’oro di Frattesi, reduce dai due gol segnati con l’Under 21 nell’amichevole con l’Albania. «Speriamo che qualcuno lo tenga anche per noi».

Livorno

Per vedere Livorno e Pisa sfidarsi sul campo si dovrà attendere un mese, il 26 ottobre, ma intanto gli amaranto un derby l’hanno già vinto. Quello nelle personalis­sime preferenze di Enrico Brignola, uno degli acquisti last-minute della sessione estiva di mercato, sulla cui scelta ha influito (positivame­nte) la telefonata dell’allenatore Roberto Breda, tanto da spingere il 20enne attaccante a parlare, nella conferenza stampa di presentazi­one, «della famosa

scintilla che si è accesa». E il Pisa? «Non mi ha emozionato», la risposta. Frasi che torneranno di sicuro alla ribalta nei giorni che precederan­no il derby. Cosa succedereb­be se fosse proprio lui a deciderlo? Un pensiero ancora lontano nel tempo per una squadra chiamata, al rientro dalla sosta, a smuovere la classifica dopo due ko in altrettant­e giornate.

Ponsacco

Le nubi che stavano minacciand­o il Ponsacco si stanno progressiv­amente diradando. E la reazione sul campo ne è una conseguenz­a. In coda alla settimana in cui la società ha

presentato i nuovi sponsor, grazie a cui sarà possibile garantirsi un presente più sereno, la squadra allenata di Luigi Pagliuca coglie a Pomezia il secondo successo consecutiv­o (3-1, pratica archiviata in un’ora: gol di Balduini, Tehe e Noccioli) che vale la vetta del girone E di Serie D. «Stiamo percorrend­o la strada giusta, che però è ancora lunga», dice il presidente Donati. Un primato condiviso con Monterosi e

Aglianese, quest’ultima vittoriosa 1-0 nel derby con il Tuttocuoio. Nell’altro derby tra toscane, il Follonica Gavorrano regola 2-0 la Sangiovann­ese.

Pianese

Alla vigilia il tecnico della Pianese Marco Masi ai suoi aveva chiesto «continuità di risultato e di prestazion­e»: e così è stato. Inizio di stagione strabilian­te della

matricola amiatina, che dopo la sconfitta all’esordio contro la Pro Vercelli ha messo insieme una un uno-due da urlo. Prima il successo di misura sull’Arezzo, poi il bis in quel di Gorgonzola, con un roboante poker rifilato alla malcapitat­a Giana Erminio. E con quattro giocatori diversi: Lorenzo Benedetti, Catanese, Udoh e Montaperto. A Piancastag­naio adesso sorridono tutti: per essere la prima volta tra i pro, sei punti in tre gare sono manna dal cielo, soprattutt­o in ottica salvezza.

Rinviata invece a mercoledì 18 settembre Arezzo-Juventus U23, a causa dei molti bianconeri convocati in nazionale.

Viareggio

È il giorno del giudizio per il Viareggio 2014. Oggi (dalle 14) la prima sezione del Collegio di

garanzia del Coni esaminerà il ricorso con cui la società bianconera punta ad essere riammessa all’Eccellenza Toscana, da cui era stata esclusa per non aver espletato le pratiche entro il termine previsto. In caso di esito negativo, il Viareggio 2014 — dopo la retrocessi­one dalla Serie D — sparirebbe non essendosi iscritto neppure alla Terza Categoria. Uno scenario assurdo, nell’anno del centenario del calcio in una città che non «riconosce» la

Virtus Viareggio, ovvero l’ex Montignoso battuto dal Fucecchio nel prologo del girone A di Eccellenza, dove Montecatin­i-Perignano non si è disputata a causa di un fulmine che ha colpito la cabina elettrica dello stadio.

Pontedera

Manca poco al cinquanten­nale della prima gara ufficiale disputata al Mannucci (Pontedera-Foligno 1-0, era il 28 settembre 1969), un piccolo tempio che in questo avvio di campionato si è tramutato in fortino: qui i granata hanno vinto all’esordio con la Carrarese e pure ieri 3-2 contro un Olbia a punteggio pieno e per due volte in vantaggio nel primo tempo. Il gol decisivo è maturato (al 63’) dal sacrificio di Mannini che ha spalancato la porta a Tommasini. Riscattato così il peggior ko della gestione Maraia. «C’è voluto qualche giorno per dimenticar­e, ma i ragazzi volevano dare una risposta a una sconfitta irreale per quello che è il nostro valore», la riflession­e dell’allenatore. Solo un

pareggio per la Pistoiese, che allunga ancora la sua striscia casalinga di non-vittorie: 1-1 contro il Gozzano al Melani (a segno Gucci).

Pisa

Se è vero che il numero degli abbonament­i è il termometro più attendibil­e per misurare la temperatur­a della passione, allora a Pisa si corre il rischio di scottarsi. Oltre 5.000 le tessere staccate nella campagna di sottoscriz­ione conclusa sabato: cifra che colloca i nerazzurri al terzo posto nella classifica riguardant­e le società di Serie B, sfruttando l’entusiasmo generato dalla sorprenden­te promozione dalla C ed il colpo di coda dei 4 punti ottenuti nelle prime due giornate del campionato cadetto. Che per il Pisa riprenderà domenica sera contro la Cremonese all’Arena Garibaldi, gara per la quale è nuovamente previsto l’aumento della capienza (800 posti) in deroga. La proposta di adozione della «variante stadio» verrà invece discussa domani in consiglio comunale.

Prato

L’avvio di stagione del Prato — lo certifican­o i numeri— è complessiv­amente negativo, reso ancor più tale dal contrasto tra l’avvio di stagione e la qualità di una rosa costruita invece per ottenere risultati di tenere opposto. Eppure la realtà — o meglio, il campo — racconta di una squadra ancora a secco di successi dopo tre gare ufficiali, una di coppa e due di campionato. Lo 0-0 di Montemurlo (ancora la «casa» dei lanieri, lo stadio Lungobisen­zio è ormai chiuso da due anni) contro il Seravezza somiglia a un brodino. Pari — è il secondo di fila — anche per la

Lucchese: 1-1 sul campo del Borgosesia, con il «cavallo di ritorno» Benassi subito a segno. Chi può legittimam­ente gioire è il

GhiviBorgo, in vetta a punteggio pieno al girone A di Serie D con la Fezzanese grazie al 2-1 sul Vado, mentre il Real Forte Querceta piega in casa 1-0 il Bra.

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Con le reti di Balduini, Tehe e Noccioli il Ponsacco in trasferta ha superato il Pomezia, al primo ko interno. I ragazzi di Pagliuca si sono portati fin sul 3-0
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