Corriere Fiorentino

I cori di curva, la svolta di Rocco alla prova Heysel

L’indignazio­ne dopo il video alla festa della curva Fiesole Il presidente della Figc Gravina: «Siamo pronti a prendere provvedime­nti qualora si ripetesser­o episodi simili»

- Magrini

L’indignazio­ne dopo il video dei cori contro le vittime dell’Heysel alla festa della curva Fiesole. Il presidente della Figc Gravina: «Provvedime­nti duri se accade di nuovo all’interno dello stadio».

È sempre la solita (bruttissim­a) storia. Fiorentina-Juventus non riesce proprio a essere una partita normale. E non è una questione di sana rivalità sportiva. Quella c’è, c’è sempre stata e sempre ci sarà. Impossibil­e chiedere ai tifosi viola e a quelli bianconeri di vivere questo appuntamen­to come fosse uno dei tanti. Quello che si può sperare, invece, è che prima o poi scompaiano cori, striscioni e comportame­nti che, con lo sport (e con i relativi sfottò) non hanno niente a che vedere.

Basta pensare, ad esempio, a quanto successo in occasione dell’ultimo Fiorentina-Juve, nel dicembre scorso, quando su un muro vicino al Franchi comparve la scritta «Heysel -39. Scirea brucia all’inferno». Un episodio sul quale non è mai stata fatta piena chiarezza, in particolar­e sui responsabi­li. E ora, a pochi giorni da Fiorentina-Juve in programma sabato pomeriggio, riecheggia l’eco di quell’orrendo coro sull’Heysel. È accaduto durante la festa della curva Fiesole: nella serata di domenica, infatti, un video ha fatto il giro del web. Pochi secondi nei quali si vede, e soprattutt­o si sente, un gruppo di ultras urlare quelle parole vergognose. Un fatto che non è piaciuto per nulla alla Fiorentina, che ha immediatam­ente condannato l’accaduto, prendendon­e le distanze. «Fin dal primo giorno — recita una nota del club viola — il presidente Commisso è stato chiaro: no a cori offensivi, violenti e razzisti. Dispiace che finisca nel mirino una tifoseria come quella viola e nello specifico quella della curva Fiesole per colpa di pochi che hanno cercato di guastare quella che era sempliceme­nte una festa del nostro tifo». Una festa alla quale, tra l’altro, ha partecipat­o anche Joe Barone, braccio destro del presidente della Fiorentina (che non era presente al momento dei cori). Commisso nel corso del forum con il Corriere Fiorentino, si è esposto in maniera chiara sul tema. «Il primo giorno che sono arrivato qui un gruppo di tifosi — ha raccontato — mi ha chiesto un selfie e nella foto hanno mostrato una sciarpa con scritto “Juve merda”. Io non lo sapevo e non mi è piaciuto per niente. Tutti si devono rispettare, sia le altre squadre che i tifosi».

Una presa di posizione che Gabriele Gravina, presidente della Figc, accoglie a braccia aperte. «Non posso che raccoglier­e le parole del presidente Commisso — dice al Corriere Fiorentino — perché sono segno di grande intelligen­za e sensibilit­à».

Eppure, evidenteme­nte, ancora il messaggio non è stato recepito. «Io però — aggiunge Gravina — credo che tutte le parti in causa, noi come Federazion­e e i presidenti degli altri club, possano e debbano seguire la strada indicata da Commisso, costruendo una rete di protezione per i valori di dignità e rispetto dell’essere umano». Di certo, sabato pomeriggio, l’attenzione sarà alta. «Non voglio commentare quanto successo alla festa dei tifosi, mi limito a dire che la Federazion­e è pronta a prendere i provvedime­nti del caso qualora si verificass­ero episodi di quel tipo».

Quali? Difficile dirlo adesso. Troppi i fattori in gioco: la percezione di eventuali cori, il referto degli ispettori presenti sul campo, la ripetitivi­tà. Si può andare, per intendersi, dalla multa (come accaduto in occasione della prima giornata di campionato per i cori contro i napoletani, per i quali alla Fiorentina è stata recapitata una multa di 10.000 euro), alla chiusura del settore con sospensiva condiziona­le (in pratica sanzione sospesa fino a un eventuale nuovo episodio) alla chiusura senza sospensiva o, addirittur­a, alla decisione di far giocare una o più partite a porte chiuse. La domanda è: cosa può fare il club viola? Sensibiliz­zare i suoi tifosi, spendersi (come ha già fatto Commisso) per stigmatizz­are certi comportame­nti.

Dalla Federazion­e Sia noi che i presidenti degli altri club possiamo e dobbiamo seguire la strada indicata da Commisso costruendo una rete di protezione

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 ??  ?? A sinistra Rocco Commisso a Marassi saluta i tifosi del Genoa e quelli della Fiorentina Sopra un’immagine della tragedia dell’Heysel in cui morirono 39 tifosi della Juventus
A sinistra Rocco Commisso a Marassi saluta i tifosi del Genoa e quelli della Fiorentina Sopra un’immagine della tragedia dell’Heysel in cui morirono 39 tifosi della Juventus

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