La Lega: noi con FdI, con gli altri vedremo FI: basta salvinate
La conseguenza inattesa della nascita del governo giallorosso è la spaccatura del centrodestra, anche quello toscano. Fratelli d’Italia, Lega e il movimento di Giovanni Toti «Cambiamo» in piazza, i gruppi parlamentari di Forza Italia riuniti davanti a Silvio Berlusconi alla Camera. Domenica Berlusconi ha avvertito Salvini e Meloni che la linea dura e pura non troverà mai il favore degli azzurri:
«Il monocolore sovranista non potrà mai vincere», ha detto in un’intervista al Giornale. I primi a raccogliere la sfida — con il dente avvelenato — sono gli ex forzisti. «Noi — spiega Giorgio Silli, il deputato pratese leader toscano del movimento di Toti — abbiamo una posizione molto chiara: mai con il Pd, ma le manifestazioni sono parte della democrazia. Ricordo a Berlusconi che quelle contro Prodi con i partiti in piazza sono state fatte». Silli spiega che il centrodestra unito in Toscana è possibile, «ma bisogna restare sempre insieme, mostrarsi uniti oltre che esserlo». Il riferimento è all’assenza degli azzurri in piazza, che non è l’unico ostacolo alla gara in vista. «Il centrodestra è stato spaccato quando Salvini ha fatto il governo con i grillini», tuona Stefano Mugnai, coordinatore toscano di Fi. Che precisa: «Ci deve essere un centrodestra capace di contrapporsi alle sinistre, lo schema “un uomo solo al comando” non funziona». Il riferimento a Salvini è esplicito. Quanto quello alla guida leghista in Toscana, «anche con Susanna Ceccardi abbiamo avuto questo problema, speriamo che ora ci sia un’azione collegiale». Del resto, la sensazione è che Salvini guardi a Forza Italia come un vicino di casa e non come un coinquilino. «Andremo al voto alle Regionali con l’obiettivo di vincere. Con Giorgia Meloni — dice l’ex ministro dell’Interno senza citare gli azzurri — lavoreremo per allargare». Un messaggio replicato da Elisa Montemagni, capogruppo del Carroccio in Regione: «Siamo pronti — dice — ad allargarci anche a Forza Italia e alle liste civiche». Predica unità anche Giovanni Donzelli di FdI, che la manifestazione di ieri l’ha organizzata (e che ieri è stato espulso per un’ora dall’aula per aver urlato «Onestà!» ai grillini). «Siamo all’opposizione di Giani e Saccardi — dice il deputato toscano — sulla proposta politica siamo già uniti. A noi non piaceva che Fi facesse alleanze col Pd o che abbia votato per Ursula Von der Leyen. Ci sono sensibilità diverse, ma si deve ricomporre per forza: non ci sono alternative».