Primo allenamento per Pedro, sabato ci sarà
Il brasiliano partirà dalla panchina, Caceres e Pezzella torneranno solo 24 ore prima della gara
Pochi giorni per preparare quella che da sempre è la partita dell’anno (Fiorentina-Juventus, sabato alle 15). Alla ripresa degli allenamenti nel pomeriggio di ieri, per la prima volta Vincenzo Montella ha visto da vicino il nuovo centravanti brasiliano Pedro. La sfida contro i bianconeri è tra quattro giorni, anche lui potrebbe entrare nel gruppo dei convocati.
Nelle ultime settimane ha smaltito un fastidio muscolare, adesso è pronto per scendere in campo. Difficilmente avrà spazio fin dal primo minuto, ma Montella aveva chietornerà sto alla proprietà problemi di abbondanza e così è stato. Fino alla sfida contro i bianconeri però dovrà fare i conti coi rientri, giorno dopo giorno, dei giocatori impegnati con le nazionali. Soltanto alla vigilia della sfida, ovvero venerdì, ci saranno tutti al centro sportivo: gli ultimi a tornare saranno i due sudamericani Pezzella e Caceres. Lo stesso giorno in città il patron Rocco Commisso che per la prima volta assisterà alla super sfida contro i campioni d’Italia. «Mamma mia, che partita! Spero che ce la giocheremo — ha raccontato il numero viola a Sky — abbiamo bisogno di tempo perché è una squadra composta da tanti nuovi ragazzi». La sfida sarà speciale anche per Federico Chiesa, in estate proprio la Juventus lo avrebbe voluto ingaggiare. «Le bandiere si tengono, non possiamo crescere i gioielli e venderli quando sono pronti. Sono venuto qui per guardare, imparare e vincere: senza campioni non possiamo farlo. Vorrei tenere Chiesa a lungo, ma pensiamo mese dopo mese». Della partita contro i bianconeri ha parlato anche Giancarlo Antognoni: «Per Firenze è sempre la partita più importante, da quando giocavo io. Ci capita questa occasione, non sarà una gara facile ma c’è la volontà di fare bene. Purtroppo fin qui i risultati non sono stati positivi, ma per gli episodi e non per il gioco. Sabato ce la metteremo tutta, come si usa fare contro i grandi avversari».