Corriere Fiorentino

LE ALTRE ROSSE UN MITO FIORENTINO

Fino al 26 settembre ad ingresso libero sono esposte le auto da competizio­ne nate nelle Officine di Pasquale Ermini. Un mago dei motori, capace di tener testa a Enzo Ferrari. Tanti i successi, ma tutto finì con la sua prematura scomparsa

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Ha costruito appena venti auto, rosse come le Ferrari, ma è entrato di diritto nel «mito» dell’automobili­smo, nella storia motoristic­a di Firenze, poco conosciuta quanto importante. E alcune di queste vetture, restaurate perfettame­nte, incantano con le loro forme affascinan­ti nella mostra Firenze da competizio­ne – Ermini Racing Cars, organizzat­a dal Camet, che ha aperto il 2 settembre a Palazzo Medici Riccardi dove resterà fin al 26, ad ingresso libero. E già in questi primi giorni la Galleria delle Carrozze del palazzo dei Medici è stata presa d’assalto da fiorentini e turisti, tutti a scattare foto con il telefonino, catapultat­i in un viaggio dell’Italia che rinasceva dopo la seconda guerra mondiale.

Tutto parte a Leccio, frazione di Reggello, nel 1905, quando nasce Pasquale Ermini, per tutti Pasquino, che come molti altri in Mugello e in Italia era meccanico, pilota, preparator­e di motori e infine divenne costruttor­e di vetture con il suo nome. Se vi ricorda Enzo Ferrari siete sulla buona strada, anche se i due furono divisi dalla filosofia di fondo — Ermini rimase sempre un artigiano — e dalla fama. Il Drake e Pasquino si incrociaro­no davvero quando Ferrari proibì al carrozzier­e Scaglietti, con cui aveva l’esclusiva, di rivestire le auto del costruttor­e fiorentino che aggirò il divieto e realizzò forse il suo capolavoro, la Ermini 357 sport, di cui un esemplare è in mostra. Pasquino entrò nel mondo dei motori nel 1927 come meccanico nell’officina del grande pilota mugellano Emilio Materassi e allo scioglimen­to della scuderia, nel 1932, decise di mettersi in proprio e aprì un’officina in via Campo d’Arrigo a Firenze, continuand­o nel frattempo a gareggiare anche nella Mille Miglia. Ermini divenne un mago nelle preparazio­ne dei motori, in particolar­e dei 1.100 Fiat e passata la guerra si trasferì in viale Matteotti ed iniziò a costruire auto con il suo nome, superando le difficoltà dell’epoca con grinta e creatività, tanto che le prime fusio

 ??  ?? Da sapere Accanto una immagine della mostra in corso a Palazzo Medici Riccardi con le auto prodotte a Firenze, ma anche moto d’epoca, motori storici, materiali della scuderia Ermini. La rassegna è aperta fino al 26 settembre, con orario continuato dalle ore 10 alle 18 e a ingresso libero
Da sapere Accanto una immagine della mostra in corso a Palazzo Medici Riccardi con le auto prodotte a Firenze, ma anche moto d’epoca, motori storici, materiali della scuderia Ermini. La rassegna è aperta fino al 26 settembre, con orario continuato dalle ore 10 alle 18 e a ingresso libero

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