La gara benefica passerà da Monte Oliveto e non più da Boboli. Partenza il 29
Il 29 settembre torna la manifestazione che unisce solidarietà, sport e cultura Lo starter alle Cascine sarà Giovanni Minoli. La corsa non passerà più da Boboli ma da Monte Oliveto. Aumentano gli itinerari culturali, anche fuori città
Cambia l’itinerario, cambia il colore delle maglie indossate dai corridori, ma non lo spirito che da diciassette edizioni anima Corri la Vita: unire intorno a una gara podistica la bellezza di Firenze, l’arte, la cultura, la solidarietà. La corsa che promuove la raccolta di fondi per progetti contro il tumore al seno, si svolgerà il 29 settembre. A dare lo start ai partecipanti, quest’anno con la maglia firmata da Salvatore Ferragamo in tinta rosa pastello, sarà il giornalista Giovanni Minoli. La partenza e l’arrivo sono fissati in piazzale Vittorio Veneto alle Cascine. Due i percorsi: quello di circa 11 chilometri passerà da via Pisana, il Giardino Strozzi e via del Monte Oliveto, nuove tappe 2019, proseguirà in direzione piazza Pitti, Ponte alle Grazie, Santa Croce, toccherà Ponte Vecchio, piazza Signoria, Duomo. Il secondo itinerario di 5,5 chilometri toccherà una serie di tappe culturali, attraversando parte dell’Oltrarno per poi tornare verso le Cascine passando da Ponte alla Carraia. «È il primo anno che non facciamo Boboli, ma facciamo vedere una parte bellissima della città — afferma Bona Frescobaldi, presidente dell’Associazione Corri la Vita — Questa giornata è sempre entusiastica, come sta diventando anche Firenze». La «passeggiata» permetterà di scoprire la limonaia di Villa Strozzi, la chiesa di San Bartolomeo a Monte Oliveto, che un tempo custodiva l’Annunciazione di Leonardo (oggi agli Uffizi), il Vecchio Conventino, il chiostro e Sala ex Leopoldine, la Sala Vanni di piazza del Carmine, il teatrino «nascosto» in Palazzo Rinuccini e Palazzo Lenzi sede dell’Istituto Francese. Ma i partecipanti nel pomeriggio potranno visitare gratuitamente anche mostre e musei, da Palazzo Strozzi al Museo Bardini, dal Museo Ferragamo al Museo del Calcio. Per la prima volta poi si apriranno le porte dei musei anche fuori Firenze: a Borgo San Lorenzo, Montelupo Fiorentino, Empoli, Prato e Pistoia. Il testimonial grafico è il Putto con delfino di Andrea del Verrocchio e tra i testimonial Amanda Lear, il regista Luca Guadagnino, i giallisti