Corriere Fiorentino

A Bergamo senza centravant­i Come con la Juve

Atalanta-Fiorentina Montella domani riproporrà la stessa formazione anti Juventus In attacco Chiesa-Ribery, Vlahovic in panchina. Pedro oggi gioca con la Primavera

- Di Matteo Magrini a pagina

Squadra che (non) vince, ma convince, non si cambia. Potremmo metterla così. Del resto, quella contro la Juventus, è stata forse la miglior esibizione della Fiorentina in questo avvio di stagione. Per equilibrio, interpreta­zione, capacità di stare dentro la partita per 90’, forza dell’avversario. Magari i viola non hanno divertito come all’esordio col Napoli, ma rispetto a quel 3-4, contro Ronaldo e soci, la banda Montella ha dimostrato di poter tenere in mano in gioco, senza però perdere in solidità.

Un aspetto, quello della fase difensiva, che aveva preoccupat­o parecchio anche nella trasferta col Genoa. Da lì, è nata la svolta, e il passaggio alla difesa a tre. Domani quindi, salvo sorprese, si ripartirà da lì. Stesso modulo (un 3-5-2 capace di trasformar­si in 3-41-2 o 5-3-2) e stessi uomini. In tutti i reparti. Una conferma totale che, nel Montella bis, sarebbe una prima volta assoluta. Dal giorno del suo ritorno a Firenze infatti, l’aeroplanin­o non ha mai schierato la stessa formazione per due partite di fila. Dieci gare, e dieci undici diversi. Domani no. Avanti nel segno della continuità, attacco compreso.

Né vero, né falso nove, ma tandem «piuma» con Ribery al fianco di Chiesa. Ancora panchina, per intendersi, sia per Vlahovic che per Boateng. I due verranno comodi a gara in corso e, per rivederne almeno uno dei in campo dall’inizio, bisognerà probabilme­nte aspettare la sfida di mercoledì sera quando, nel primo turno infrasetti­manale del campionato, al Franchi si presenterà la Sampdoria. Per Pedro invece, come già emerso nella giornata di giovedì, servirà ancora un po’ di pazienza. Il brasiliano è in ritardo di condizione e, per permetterg­li di mettere minuti nelle gambe, oggi giocherà (contro l’Inter) con la Primavera di Emiliano Bigica. Sta bene, sia chiaro, e ha superato gli acciacchi muscolari, ma ha bisogno di giocare per avvicinars­i al livello dei compagni. Con lui, anche Montiel. Continuità, si diceva. Vale per le scelte e, ci si augura, anche per la prestazion­e.

Perché quello di domani al Tardini (a Bergamo, il restyling dello stadio, è già realtà) è forse il primo incrocio pericoloso di questo 2019/2020. «Non voglio rivedere una prova come quella di Genova», ha detto nei giorni scorsi Commisso. Ovvio insomma, che ci si aspetti una conferma dei progressi visti con la Juve e, magari, la prima vittoria del campionato. È vero, siamo soltanto all’inizio, ma la classifica va sistemata. Il prima possibile. Certo, l’Atalanta non è il più semplice degli avversari. Anzi. E la legnata rimediata martedì a Zagabria (4-0 all’esordio in Champions) non farà altro che aumentare la rabbia degli uomini di Gasperini. Un tecnico che, nell’ambiente viola, non gode di particolar­e simpatie. Chiedere a Chiesa per credere. Federico ha una voglia matta di sbloccarsi, e farlo contro il suo grande accusatore gli darebbe ancora più gusto. Tante, le sfide nella sfida.

Come non pensare, per esempio, a Gomez e Ribery. Classe, esperienza e personalit­à al servizio della squadra. Son loro, i registi offensivi dei due allenatori. E poi c’è Ilicic. Uno che da ex, un anno fa, fece letteralme­nte a pezzi la Fiorentina. Soprattutt­o nelle due semifinali di coppa Italia. Fu, quel doppio confronto, la pietra tombale sulla stagione viola. Fine delle ambizioni, e via alla caduta libera. Domani, l’occasione per prendersi una (parziale) rivincita. Una partita, mille motivazion­i. Montella parte, alla ricerca della continuità, e di quella vittoria che manca da tanto, troppo tempo.

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 ??  ?? Sopra Vincenzo Montella e Vlahovic A destra Pedro e Montiel in partenza con la Primavera
Sopra Vincenzo Montella e Vlahovic A destra Pedro e Montiel in partenza con la Primavera
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