Corriere Fiorentino

Il ghiaccio che si scioglie E fa pensare

Flash mob sparsi per la città fino alla manifestaz­ione nazionale del 27: «I politici ci ascoltino»

- Antonio Passanese

Blocchi di ghiaccio che servono da piedistall­i a due ragazzi con la testa infilata nei cappi destinati a stringersi quando il ghiaccio si sarà sciolto. La stessa minaccia che incombe sul genere umano a causa del riscaldame­nto terrestre. È iniziata così, anche a Firenze, la settimana per il clima.

Cappi al collo e blocchi di ghiaccio (costati 130 euro e acquistati con una colletta) che si sciolgono per inscenare il surriscald­amento globale: «Il futuro dell’essere umano è in pericolo per gli effetti del cambiament­o climatico, tocca a noi, alla “generazion­e Z”, fare qualcosa prima che sia troppo tardi». Come in tutto il resto d’Italia, anche a Firenze i seguaci di Greta — che da febbraio si sono riuniti in una sorta di comitato ambientali­sta con l’obiettivo di «provare a cambiare le sorti della Terra» — hanno dato il via al Climate Action Week (che culminerà con la manifestaz­ione di venerdì 27) ritrovando­si prima in piazza San Firenze e poi in piazza della Signoria per un flash mob d’impatto che ha richiamato centinaia di curiosi.

«Forza ragazzi, siete la nostra unica speranza» ha urlato una mamma; «Siamo con voi, il nostro futuro dipende dalle vostre azioni» ha aggiunto un uomo sull’ottantina che si è voluto fotografar­e e compliment­are con quei ragazzi «per il coraggio e la volontà che stanno dimostrand­o».

E proprio alla politica, Andrea, Lara, Zoe, Giovanni, Gianluca, Maria, Lorella e tutti gli altri hanno lanciato un appello: «Ci rivolgiamo al sindaco Dario Nardella e al presidente della Regione Enrico Rossi: basta ignorarci, dichiarate l’emergenza ambientale a Firenze e in Toscana». Nelle due piazze del centro storico ieri c’erano studenti delle medie, delle superiori, universita­ri, specializz­anla di, lavoratori e pensionati: si definiscon­o i «rivoltosi del venerdì» e sono attenti a ciò che dicono gli studiosi, critici nei confronti delle istituzion­i e fiduciosi verso la scienza. «Greta è stata la scintilla che ha fatto partire la mobilitazi­one — spiegano Zoe e Andrea, 19 anni prima e 30 il secondo — Ma adesso tocca a noi impegnarci perché la politica non sta rispondend­o all’emergenza, o forse non vuole».

Zoe e Andrea parlano, per esempio, della pulizia del Mugnone che eseguono settimanal­mente e dello Spazzatura Run che qualche giorno fa ha permesso loro di raccoglier­e, tra San Niccolò e Ponte Vecchio, più di 230 chili di immondizia. Per oggi alle 14 «i rivoltosi» del Fridays for Future di Firenze hanno organizzat­o un presidio in piazza Duomo, davanti alla sede della giunta regionale, mentre giovedì alle 15 «ci vedremo in piazza Santissima Annunziata per preparare cartelloni e striscioni da utilizzare nel corteo di venerdì che chiuderà la settimana di eventi».

E ieri, nelle scuole fiorentine, è iniziata la consegna delle 2.500 borracce di alluminio agli scolari delle elementari per il progetto «plastic free» di Palazzo Vecchio e Publiacqua. «Più acqua del rubinetto — ha spiegato l’assessore Funaro — vuol dire anche meno plastica e quindi rispetto per l’ambiente e per il nostro futuro».

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 ??  ?? L’assessore Funaro consegna ai bambini della scuola primaria Petrarca le borracce di alluminio per il progetto «plastic free» A sinistra attivisti ieri in piazza della Signoria
L’assessore Funaro consegna ai bambini della scuola primaria Petrarca le borracce di alluminio per il progetto «plastic free» A sinistra attivisti ieri in piazza della Signoria

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