Retata in Pineta: «Ridarla a Viareggio»
Mesi di indagini e 10 arresti, anche un’italiana incinta. A febbraio ferirono un agente
Spacciavano cocaina e hashish, anche a minorenni, all’interno della pineta di Ponente di Viareggio, luogo abituale di ritrovo per famiglie e bambini. Dopo mesi di indagini sono state arrestate 10 persone, 9 di nazionalità marocchina, alcuni dei quali irregolari, e una donna italiana incinta. Furono loro a ferire un agente a febbraio. «La pineta di Ponente deve tornare ai viareggini», ha commentato il procuratore capo di Lucca Pietro Suchan.
Spacciavano cocaina e hashish anche in pieno giorno all’interno della pineta di Ponente di Viareggio, luogo abituale di ritrovo per famiglie e bambini, con tanti giochi e attrazioni a loro dedicati, ma alla fine sono stati arrestati.
Dopo mesi di indagini ieri mattina gli agenti della squadra mobile di Lucca e del commissariato di polizia di Viareggio, coordinati dalla Procura di Lucca, hanno arrestato 10 persone accusate di spaccio con l’aggravante di aver venduto dosi anche a minorenni fra i 14 e 17 anni. Le manette sono scattate per 9 uomini di nazionalità marocchina, alcuni dei quali clandestini irregolari, mentre la decima persona è una donna italiana abitante a Viareggio, che nonostante fosse incinta ha continuato nella sua attività fino a tre giorni prima del parto.
Dei 10 — appartenenti a 3 diverse bande — 6 si trovano adesso in carcere mentre gli altri 4 sono stati portati davanti al giudice per esser sottoposti al processo per direttissima: fra questi anche la donna che ha patteggiato una pena di 8 mesi, mentre per gli altri 3 soggetti coinvolti l’udienza è stata rinviata. L’operazione conclusa ieri — che aveva preso il via lo scorso maggio — ha visto l’impiego di agenti sotto copertura nell’acquisto di droga, con l’arresto degli spacciatori responsabili della cessione che è stato ritardato al fine di acquisire ulteriori prove sulla loro attività criminosa.
Il blitz rappresenta la prosecuzione di un altro filone d’inchiesta che nel maggio del 2018 aveva portato all’arresto di altri 25 spacciatori, anche loro magrebini, la cui attività si svolgeva prevalentemente attorno a piazza D’Azeglio e cioè a breve distanza dalla Passeggiata. Il lavoro degli agenti si è sviluppato nei confronti di più gruppi di spacciatori, attivi nella pineta viareggina e strade limitrofe: l’obiettivo degli inquirenti è stato da una parte quello di stroncare lo spaccio, dall’altra di fermare i conflitti fra bande rivali per il controllo del territorio, che hanno prodotto nel tempo risse, fatti violenti e nel 2016 addirittura un omicidio.
La droga veniva nascosta dagli spacciatori all’interno della fitta vegetazione, oppure interrata all’interno della pineta per non essere scoperta dalle forze dell’ordine: nella mattinata di ieri gli agenti hanno rinvenuto nei nascondigli usati da queste persone 260 grammi di hashish e 10 dosi di cocaina. Lo smercio invece avveniva in pieno giorno, pur in presenza dei numerosi frequentatori della pineta.
«La pineta di Ponente deve tornare ai viareggini», commenta il procuratore capo di Lucca Pietro Suchan, aggiungendo poi come l’operazione conclusasi ieri mattina «sia stata spinta anche dalla volontà di rispondere al grave episodio del febbraio scorso, quando proprio nella pineta di Ponente un pusher aveva colpito con un grosso masso un agente di polizia durate un controllo, fracassandogli la testa». Per quell’episodio lo spacciatore fu poi arrestato pochi giorni dopo con l’accusa di tentato omicidio e si trova attualmente in carcere.
Nella rete
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