Corriere Fiorentino

Nardella va in piazza, fra i ragazzi «Sto con Greta, ma no decrescita»

Il sindaco: «Non temo contestazi­oni, spiegherò loro che lo sviluppo sostenibil­e è possibile»

- Marzio Fatucchi @marziofatu­cchi

Sindaco Dario Nardella, ieri ha annunciato che venerdì prossimo sarà in piazza per «Friday for future». Sono i ragazzi che, in tutto il mondo, chiedono di intervenir­e subito contro il riscaldame­nto globale. Lo chiedono a governi, istituzion­i, alla politica. Anche a lei, quindi: perché allora va in piazza?

«Parteciper­ò al “Friday for future”, ed in particolar­e all’iniziativa della Coop con le bici che, con le nostre pedalate, illuminera­nno Palazzo Vecchio con delle scritte. Un’iniziativa che sensibiliz­za sul patrimonio culturale, ambientale e sul risparmio energetico. Anche se so che i politici devono sfilare meno, farsi meno selfie con “giovani testimonia­l” e fare cose concrete». Porterà i figli in piazza?

«I miei sono piccoli, Cosimo ha 11 anni… ma tra qualche anno lo farò, anche se spero che non ce ne sia più bisogno perché sarà aumentata la consapevol­ezza. Ma già oggi con i miei figli a casa parliamo molto di inquinamen­to e ambiente: sono spesso loro a farmi domande e osservazio­ni. I ragazzi di oggi, anche molto giovani, hanno una consapevol­ezza più forte di quanta ne avevo io alla loro età».

È d’accordo con il ministro della Pubblica istruzione Lorenzo Fioramonti che ha chiesto ai presidi di giustifica­re gli studenti assenti per «Friday for future»?

«È un gesto simbolico, non mi dispiace. È chiaro che oltre a queste iniziative servono azioni struttural­i e concrete».

Ecco, ha fatto molte proposte e promesse in chiave «green» durante la campagna elettorale...

«Andremo avanti. E ne aggiungo una nuova, importante: intendo eliminare da qui al 2024 tutte le caldaie delle famiglie fiorentine con più di 15 anni di età, che sono la causa più importante delle emissioni inquinanti, a cominciare dalla CO2».

Sono tante: avete le risorse?

«Stimiamo, solo quelle con più di 20 anni, che siano 40 mila. Ci vorranno almeno 8 milioni di euro per dare un contributo di 200 euro. Siamo già al lavoro per avere queste cifre, da qui al 2024, ogni anno, con soldi del Comune, ma anche da fondazioni bancarie, fondi europei, Regione. Il riscaldame­nto domestico emette 6 volte la CO2 emessa dal traffico cittadino».

Greta dice «come osate parlare» ai politici. E fa scelte radicali: in Usa, è andata in nave, non in aereo. Diciamo un po’ distante dal suo punto di vista.

«Ho apprezzato moltissimo il coraggio e la chiarezza con cui questa ragazzina ha parlato ai grandi di tutto il mondo. Il suo è un discorso nuovo che non lascia alibi ai leader politici. Però credo che la lotta contro l’inquinamen­to non coincida necessaria­mente con la decrescita felice. Uno studio della “Global Commission on economy and climate”, organismo indipenden­te di vari Paesi, dall’Uk all’Etiopia passando dalla Svezia, indica la green economy come il più grande volano di occupazion­e e sviluppo globale, può creare 65 milioni posti di lavoro da qui al 2030. Questo a maggior ragione vale per l’Italia. Il governo invece di preoccupar­si delle tasse sulle merendine, prepari in tempi rapidi un piano di green economy

decennale, il più ambizioso possibile per la riconversi­one industrial­e e la creazione di posti di lavoro».

A quello ci penserà il governo: lei però aveva annunciato che entro 60 giorni dalla elezioni avrebbe presentato lo «scudo verde», le limitazion­i di accesso ai mezzi inquinanti: non è partito ancora, però.

«Avevamo annunciato che avremmo presentato il progetto: per realizzarl­o, ci vuole tempo. Sarà pronto entro il 2020, sarà il più grande d’Italia». Accessi a pagamento come a Stoccolma?

«Porterà una grande riduzione del traffico privato: comporterà sacrifici, ma gli investimen­ti paralleli sul trasporto pubblico potranno azzerare

il disagio per i cittadini. Firenze con tutte queste misure, dallo scudo verde, alla mobilità elettrica, può puntare ad essere città ad emissioni zero entro il 2040. L’obbiettivo degli Stati è il 2050».

Mobilità elettrica: anche il «Carico e scarico» doveva diventare solo elettrico, lo aveva promesso qualcuno già 10 anni fa. Lo farete o no?

«Ci metteremo le mani : rivedremo completame­nto fasce orarie e modalità di ingresso. Ricordo che avevamo provato a rivoluzion­arlo 5 anni fa, fummo bloccati dal ricorso al Tar delle aziende. Motivo: non c’erano le infrastrut­ture di ricarica. Ora siamo la città con più colonnine elettriche d’Italia e continuere­mo ad installarl­e. Quindi, ci riproviamo».

Però, sindaco, sia sincero: lo sa benissimo che la stragrande maggioranz­a di chi sarà in corteo è contro Tav, aeroporto a Firenze, incenerito­ri: lei che ci fa lì? Sarà contestato?

«Sono sempre per il confronto in ogni momento, se rispettoso e costruttiv­o. Sono convinto che lo sviluppo sostenibil­e non sia in contrappos­izione con quello che chiedono i nostri giovani».

Guardi, che però Greta non prenderebb­e mai un volo. Neanche a Peretola...

«Capisco le posizioni radicali da parte dei giovani e fanno bene. Ma è anche vero che il compito di chi governa è quello di dare risposte, a tutti. E se mi chiederann­o, gli dirò che nella classifica delle città meno inquinate d’Italia, c’è Bologna che ha un aeroporto molto più grande del nostro. Tra quelle meno inquinate d’Europa, Zurigo, che ha due incenerito­ri e un aeroporto molto più grande del Vespucci. Lancio una sfida ai giovani toscani: combattere perché la Toscana chiuda tutte le discariche entro 10 anni. Vanno trovate le compatibil­ità. Questa è la sfida della politica: combattere l’inquinamen­to, senza rinunciare alla crescita».

Le promesse/1 In 4 anni eliminerem­o tutte le vecchie caldaie Sono la principale fonte di inquinamen­to dell’aria

Le promesse/2 Entro il 2020 sarà pronto lo “scudo verde” della mobilità. Vogliamo una città a emissioni zero

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La prima manifestaz­ione mondiale del 15 marzo in cui anche a Firenze i ragazzi chiedevano di intervenir­e contro il riscaldame­nto globale
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