Nardella va in piazza, fra i ragazzi «Sto con Greta, ma no decrescita»
Il sindaco: «Non temo contestazioni, spiegherò loro che lo sviluppo sostenibile è possibile»
Sindaco Dario Nardella, ieri ha annunciato che venerdì prossimo sarà in piazza per «Friday for future». Sono i ragazzi che, in tutto il mondo, chiedono di intervenire subito contro il riscaldamento globale. Lo chiedono a governi, istituzioni, alla politica. Anche a lei, quindi: perché allora va in piazza?
«Parteciperò al “Friday for future”, ed in particolare all’iniziativa della Coop con le bici che, con le nostre pedalate, illumineranno Palazzo Vecchio con delle scritte. Un’iniziativa che sensibilizza sul patrimonio culturale, ambientale e sul risparmio energetico. Anche se so che i politici devono sfilare meno, farsi meno selfie con “giovani testimonial” e fare cose concrete». Porterà i figli in piazza?
«I miei sono piccoli, Cosimo ha 11 anni… ma tra qualche anno lo farò, anche se spero che non ce ne sia più bisogno perché sarà aumentata la consapevolezza. Ma già oggi con i miei figli a casa parliamo molto di inquinamento e ambiente: sono spesso loro a farmi domande e osservazioni. I ragazzi di oggi, anche molto giovani, hanno una consapevolezza più forte di quanta ne avevo io alla loro età».
È d’accordo con il ministro della Pubblica istruzione Lorenzo Fioramonti che ha chiesto ai presidi di giustificare gli studenti assenti per «Friday for future»?
«È un gesto simbolico, non mi dispiace. È chiaro che oltre a queste iniziative servono azioni strutturali e concrete».
Ecco, ha fatto molte proposte e promesse in chiave «green» durante la campagna elettorale...
«Andremo avanti. E ne aggiungo una nuova, importante: intendo eliminare da qui al 2024 tutte le caldaie delle famiglie fiorentine con più di 15 anni di età, che sono la causa più importante delle emissioni inquinanti, a cominciare dalla CO2».
Sono tante: avete le risorse?
«Stimiamo, solo quelle con più di 20 anni, che siano 40 mila. Ci vorranno almeno 8 milioni di euro per dare un contributo di 200 euro. Siamo già al lavoro per avere queste cifre, da qui al 2024, ogni anno, con soldi del Comune, ma anche da fondazioni bancarie, fondi europei, Regione. Il riscaldamento domestico emette 6 volte la CO2 emessa dal traffico cittadino».
Greta dice «come osate parlare» ai politici. E fa scelte radicali: in Usa, è andata in nave, non in aereo. Diciamo un po’ distante dal suo punto di vista.
«Ho apprezzato moltissimo il coraggio e la chiarezza con cui questa ragazzina ha parlato ai grandi di tutto il mondo. Il suo è un discorso nuovo che non lascia alibi ai leader politici. Però credo che la lotta contro l’inquinamento non coincida necessariamente con la decrescita felice. Uno studio della “Global Commission on economy and climate”, organismo indipendente di vari Paesi, dall’Uk all’Etiopia passando dalla Svezia, indica la green economy come il più grande volano di occupazione e sviluppo globale, può creare 65 milioni posti di lavoro da qui al 2030. Questo a maggior ragione vale per l’Italia. Il governo invece di preoccuparsi delle tasse sulle merendine, prepari in tempi rapidi un piano di green economy
decennale, il più ambizioso possibile per la riconversione industriale e la creazione di posti di lavoro».
A quello ci penserà il governo: lei però aveva annunciato che entro 60 giorni dalla elezioni avrebbe presentato lo «scudo verde», le limitazioni di accesso ai mezzi inquinanti: non è partito ancora, però.
«Avevamo annunciato che avremmo presentato il progetto: per realizzarlo, ci vuole tempo. Sarà pronto entro il 2020, sarà il più grande d’Italia». Accessi a pagamento come a Stoccolma?
«Porterà una grande riduzione del traffico privato: comporterà sacrifici, ma gli investimenti paralleli sul trasporto pubblico potranno azzerare
il disagio per i cittadini. Firenze con tutte queste misure, dallo scudo verde, alla mobilità elettrica, può puntare ad essere città ad emissioni zero entro il 2040. L’obbiettivo degli Stati è il 2050».
Mobilità elettrica: anche il «Carico e scarico» doveva diventare solo elettrico, lo aveva promesso qualcuno già 10 anni fa. Lo farete o no?
«Ci metteremo le mani : rivedremo completamento fasce orarie e modalità di ingresso. Ricordo che avevamo provato a rivoluzionarlo 5 anni fa, fummo bloccati dal ricorso al Tar delle aziende. Motivo: non c’erano le infrastrutture di ricarica. Ora siamo la città con più colonnine elettriche d’Italia e continueremo ad installarle. Quindi, ci riproviamo».
Però, sindaco, sia sincero: lo sa benissimo che la stragrande maggioranza di chi sarà in corteo è contro Tav, aeroporto a Firenze, inceneritori: lei che ci fa lì? Sarà contestato?
«Sono sempre per il confronto in ogni momento, se rispettoso e costruttivo. Sono convinto che lo sviluppo sostenibile non sia in contrapposizione con quello che chiedono i nostri giovani».
Guardi, che però Greta non prenderebbe mai un volo. Neanche a Peretola...
«Capisco le posizioni radicali da parte dei giovani e fanno bene. Ma è anche vero che il compito di chi governa è quello di dare risposte, a tutti. E se mi chiederanno, gli dirò che nella classifica delle città meno inquinate d’Italia, c’è Bologna che ha un aeroporto molto più grande del nostro. Tra quelle meno inquinate d’Europa, Zurigo, che ha due inceneritori e un aeroporto molto più grande del Vespucci. Lancio una sfida ai giovani toscani: combattere perché la Toscana chiuda tutte le discariche entro 10 anni. Vanno trovate le compatibilità. Questa è la sfida della politica: combattere l’inquinamento, senza rinunciare alla crescita».
Le promesse/1 In 4 anni elimineremo tutte le vecchie caldaie Sono la principale fonte di inquinamento dell’aria
Le promesse/2 Entro il 2020 sarà pronto lo “scudo verde” della mobilità. Vogliamo una città a emissioni zero