Parla il leghista-sessista, i colleghi se ne vanno
Regione: Roberto Salvini nel gruppo misto. Mozione di sfiducia a Saccardi sul superbatterio
Quando Roberto Salvini prende la parola in Consiglio regionale scende il gelo e i suoi colleghi della Lega abbandonano i seggi. Il dell’esponente pisano del Carroccio che aveva proposto di mettere le prostitute in vetrina per accontentare i turisti, si conclude con le sue dimissioni dal gruppo della Lega, che nei giorni scorso lo aveva sospeso. Salvini, messo sotto accusa da una mozione di Monia Monni (Pd), votata da Pd, Sinistra, M5S e gruppo misto («un insulto gravissimo alla dignità delle donne», «il senso minimo del pudore e il rispetto delle istituzioni gli imporrebbero di rassegnare le dimissioni» da consigliere), chiede «scusa», ma contrattacca, spiega che è la prostituzione illegale a rendere schiave le donne. E non accetta di lasciare il seggio «per continuare a difendere i cittadini tartassati». Gli altri cinque consiglieri leghisti lasciano Salvini solo a rispondere alle accuse, di fatto avallando la mozione del Pd. Salvini ora formalizzerà l’addio alla Lega, si sposterà di sedia e entrerà nel gruppo misto composto dall’ex M5S Monica Pecori e dall’ex Pd Serena Spinelli. Due donne. A microfono aperto, alla vicepresidente del Consiglio, Lucia De Robertis, sfugge una battuta rivolta a Spinelli: «Ora rientri nel Pd, vero?». Sempre ieri la Lega, dopo la mancata risposta da parte dell’assessore alla Salute Stefania Saccardi a un’interrogazione sul caso del superbatterio New Delhi (risposta attesa per oggi), annuncia una mozione di sfiducia contro l’assessore. A presentarla è il portavoce dell’opposizione Jacopo Alberti: «Gravissimo non informare la popolazione per mesi». (G.G.)