Corriere Fiorentino

Tre punti contro la paura

Al Franchi Stasera (ore 21) c’è la Sampdoria. Montella: «Bilanci solo dopo l’Udinese, finora la squadra è andata oltre le aspettativ­e». In attacco potrebbe tornare Vlahovic

- Stefano Rossi

Non è un crocevia. Per adesso Vincenzo Montella non vuole guardare la classifica e lo stesso ha chiesto di fare ai suoi giocatori. La partita contro la Sampdoria di stasera ha contenuti romantici, l’amicizia con Di Francesco e il suo doppio passato a Genova, ma non sarà decisiva.

La Fiorentina ha iniziato un percorso nel quale fino ad ora «la squadra ha dimostrato più di quello che ci potessimo aspettare, è andata oltre ogni più rosea aspettativ­a». Nelle prime quattro gare, i viola hanno incrociato le prime tre dello scorso campionato: in totale due punti. «Siamo rimasti sempre in piedi, ci manca qualche punto rispetto a quello che abbiamo dimostrato — continua Montella — ma la consapevol­ezza è che stiamo lavorando bene. Dobbiamo stare sereni e lavorare, spesso vengono messe in luce soltanto le cose negative». Il messaggio al gruppo è chiaro: avanti così, senza ansia la vittoria arriverà. I risultati non fanno vacillare la sua posizione: Montella si sente al sicuro. «Mi sento in discussion­e per la stampa — ribatte — non per la società». Dopo il pareggio contro l’Atalanta, Pradè ha ribadito ancora una volta la fiducia nei suoi confronti.

Nonostante in testa abbia già più di una bozza di formazione, questa volta l’Aeroplanin­o aspetterà fino all’ultimo per decidere. «Contro l’Atalanta abbiamo giocato una partita con ritmi da Premier League, dobbiamo recuperare. Abbiamo pareggiato perché hanno messo in campo due tra i giocatori più forti d’Europa, ovvero Gomez e Ilicic», aggiunge l’allenatore viola. Quella sfida ormai fa parte del passato, ma lui resta convinto di averla affrontata nel migliore dei modi. Anche con le sostituzio­ni, tanto discusse dopo le prime giornate di campionato: «Ho messo due punte perché stavamo soffrendo ed eravamo bassi. Non mi sento di aver sbagliato nulla in questo, sono stati superiori e poi c’è stato l’indice di casualità che rende meraviglio­so il calcio». Stasera Chiesa e Ribery saranno ancora titolari: «Hanno dimostrato di essere attaccanti, hanno segnato entrambi». Da valutare, invece, la condizione di Dalbert. «A fine primo tempo aveva bisogno del cambio, devo capire come avrà recuperato», aggiunge Montella. Il brasiliano è stato anche oggetto di ululati razzisti, la Lega ha dato mandato al procurator­e federale Pecoraro di approfondi­re la vicenda. «Qualcuno ha detto qualcosa, basterebbe individuar­li e non farli entrare più allo stadio, però francament­e ho visto episodi più gravi. Il giocatore comunque è sereno».

L’avversario da battere è la Sampdoria, un’altra squadra che ha buone individual­ità ma che si è ingolfata in questo avvio di campionato: in classifica precede la Fiorentina solo di un punto. «Di Francesco è un amico, quasi un fratello, gli auguro veramente il meglio, ma da giovedì», scherza il mister viola che poi si sofferma sull’ambiente pesante che si respira a Genova, col presidente Ferrero costretto a ricorrere alla scorta. «Non riesco a dare un giudizio rispetto a quello che sta succedendo a livello societario, so però che la tifoseria blucerchia­ta dispone di persone perbene e appassiona­te». Poi sulla partita: «Dobbiamo fare il nostro gioco e utilizzare la nostra identità. Non credo che sarà una gara spettacola­re, dovremo essere cinici quando accadranno le opportunit­à. Al fischio finale non faremo bilanci, dopo la gara contro l’Udinese sì». Prima però c’è anche la sfida al Milan. È anche contro il suo passato che Montella si gioca il futuro.

❞ Barriera Solo la stampa mi mette in discussion­e, io continuo a sentire la fiducia della società

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Vincenzo Montella, allenatore della Fiorentina

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