I nuovi poveri sono giovani E con un lavoro
Alcuni ragazzi: «No alle istituzioni». Ed è scontro col sindaco su Tav, rifiuti e aeroporto
A Firenze in 10 anni un boom di giovani che si rivolgono a mense e servizi Caritas. Nonostante molti di loro abbiano un lavoro.
«Non vogliamo Nardella e Rossi al corteo, se verranno li contesteremo pubblicamente sperando che si allontanino». È il giorno del terzo sciopero mondiale per il clima e Firenze, tra le polemiche, si prepara a scendere in piazza. Ritrovo alle 9 in piazza Santa Maria Novella, poi il corteo attraverserà le vie del centro fino ad arrivare in piazza Santissima Annunziata intorno all’ora di pranzo. Attese oltre diecimila persone e tantissimi studenti, che potranno partecipare alla giornata senza bisogno di portare la giustificazione a scuola.
I ragazzi del movimento fiorentino di Fridays for Future hanno invitato le istituzioni locali a «non scendere in piazza» perché «se dovessero farlo, contesterebbero loro stessi» visto che «le loro scelte politiche non rispettano l’ambiente, in primis l’aeroporto a Firenze e il tunnel Tav». Il sindaco Nardella però ha risposto: «Qualunque movimento deve essere plurale e inclusivo. In una battaglia così importante come quella del cambiamento climatico c’è bisogno del contributo di tutti. Spero, quindi, che non si alzino muri e non ci sia intolleranza ed esclusione verso chi vuole lavorare per l’ambiente». A queste parole ha replicato (duramente) il gruppo fiorentino di Fridays: «Le parole vuote sono più tossiche dei gas serra. Vorremmo ragionare con lei — hanno chiesto al primo cittadino — sul reale significato di alcune sue parole, fiduciosi che questa volta possa superare una semplice prova di comprensione del testo: sono inclusive politiche ed opere inutili che aggravano la crisi climatica ed escludono le future generazioni da una vita serena in un mondo vivibile? È stato il dialogo con i cittadini il presupposto ai progetti come inceneritore, Tav e aeroporto?». Una risposta non molto gradita da Palazzo Vecchio, tanto che il sindaco (preoccupato per una «strumentalizzazione» del comitato fiorentino) ha deciso solo alla fine della serata di andare comunque in piazza. Non ci sarà invece il governatore Rossi («per impegni personali») e probabilmente nessuno della giunta regionale tranne forse l’assessore Vittorio Bugli. «Il messaggio dei giovani di Fridays For Future è anche una sferzata, perché i giovani usano un linguaggio di grande franchezza e attribuiscono le responsabilità in maniera inequivocabile», ha detto Federica Fratoni, assessore all’ambiente della Regione.
Sullo striscione che aprirà il corteo di oggi ci sarà un messaggio diretto ai politici e agli adulti di tutto il mondo: «Rispettate la nostra esistenza o aspettatevi la nostra resistenza». In fondo al corteo anche un gruppo di addetti alle pulizie che toglieranno le cartacce per terra con la raccolta differenziata. Hanno aderito anche i sindacati che però, hanno spiegato i giovani promotori del corteo fiorentino, «saranno in fondo al corteo e senza bandiere». Un movimento, quello del Fridays fiorentino che, in meno di un anno, si è ingrandito e trasformato, partendo da cinque liceali fiorentine (le prime ad animare il corteo dello scorso marzo) fino a coinvolgere anche l’Università.
❞ Spero che non ci sia nessun tipo di intolleranza verso chi vuole lavorare per l’ambiente