Preso il «mago» delle gioiellerie Nove anni di colpi
Era un vero e proprio professionista dei furti nelle gioiellerie di lusso. Dieci anni di collaudata «attività» in Calabria, Lombardia e Toscana, sempre con lo stesso copione: elegante e dai modi garbati si fingeva cliente interessato all’acquisto di collane, bracciali o gemelli, poi approfittando della distrazione delle commesse, riusciva a portare via qualcosa. Questa settimana la scelta era caduta su Firenze. Nell’arco di tre giorni l’uomo ha colpito tre gioiellerie ma dopo l’ultimo furto ha trovato gli uomini della squadra mobile ad aspettarlo fuori. Così per Antonio Murano, 46 anni, calabrese di Crotone, è scattato l’arresto per furto aggravato. Lunedì la prima «tappa» da Bulgari, in via Tornabuoni, dove aveva chiesto di vedere prima dei gemelli, poi dei bracciali. «Grazie, ci penso», aveva detto prima di uscire dal negozio. Un attimo dopo la commessa che lo aveva servito si è accorta che mancava un bracciale in oro rosa e ceramica del valore di 6.200 euro. Il giorno dopo il secondo colpo in una gioielleria in viale Europa con lo stesso metodo. Questa volta porta via una collana in oro e diamanti e alcuni ciondoli per un totale di duemila euro. Nel frattempo però gli uomini della squadra mobile, guidati da Nino De Santis, erano riusciti a mettersi sulle sue tracce, identificandolo grazie alle telecamere di sorveglianza di Bulgari. Così hanno scoperto che l’uomo sospettato aveva preso un’auto a noleggio in Calabria ed era arrivato a Firenze. Sulla macchina gli investigatori hanno piazzato un gps e gli agenti hanno cominciato a pedinarlo. Mercoledì mattina il terzo colpo, in una gioielleria a Sesto Fiorentino, da dove ha portato via un bracciale e dei gemelli per un valore di 2 mila euro. È scattato così l’arresto in flagranza di reato. Processato per direttissima è stato sottoposto all’obbligo di firma. Al giudice ieri ha raccontato di aver rubato perché divorato dalla passione per il gioco d’azzardo. L’uomo aveva già ceduto ai «Compro oro» il bracciale di Bulgari (ricavando mille euro) e la collana rubata in viale Europa (per 250 euro). Le indagini della squadra mobile proseguono adesso per verificare se l’uomo si sia reso protagonista di altri furti simili a Firenze o in Toscana. La sua prima denuncia risale al 2010 in Calabria.