Corriere Fiorentino

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Malamovida, il comitato presenta un esposto: «Costretti a sonniferi per dormire»

- di Ivana Zuliani

Fallito il processo di pacificazi­one tra habitué della movida, gestori dei locali e residenti, in Borgo la Croce ora parleranno le carte bollate. C’è la firma di venti abitanti di Sant’Ambrogio — in particolar­e di chi vive tra la piazza e via della Mattonaia — sull’esposto che il comitato «Ma noi quando si dorme», due giorni fa ha inviato al sindaco Dario Nardella, al comandante della polizia municipale, al questore di Firenze Armando Nanei, alla Procura della Repubblica e agli assessori Andrea Vannucci (Sicurezza) e a Stefano Giorgetti (Vigili) a cui viene chiesto di verificare se vi siano gli estremi per una denuncia penale per i reati di disturbo della quiete pubblica e schiamazzi.

In Borgo La Croce, insomma, è conflitto pieno, e gli abitanti non hanno alcuna intenzione di continuare a sopportare che la loro strada, dal lunedì alla domenica, sia completame­nte invasa, come non riescono a digerire gli schiamazzi fino a tarda notte. Sono soprattutt­o tre le attività che stanno rovinando il sonno dei residenti: un’enoteca, una birreria e un pub, «i cui gestori — si legge nell’esposto — non si sono mai attivati per impedire o scoraggiar­e i comportame­nti incivili nonostante ne siano stati informati personalme­nte. È accaduto anche che qualche residente abbia provato a chiedere agli avventori di abbassare il tono della voce e sia stato deriso e offeso».

La delusione per le chiusure ritardate è forte, racconta una donna fiorentina che ha filmato la folla di Borgo la Croce dalla sua finestra di casa: «Dopo mesi di incontri e rassicuraz­ioni dell’amministra­zione questo è il risultato. Vorremmo capire: quando ci sarà possibile dormire sette ore di fila? Alle tre di stanotte si è alzata mia madre, 88 anni, che non riusciva a chiudere occhio, per affacciars­i a vedere cosa stesse succedendo tra urla, schiamazzi, rumore di bottiglie che rotolano».

Nell’esposto-denuncia i residenti, poi, puntano il dito contro un locale in particolar­e, «il Nove7 che occupa abusivamen­te la strada con sedie e tavolini fino alle 2 o alle 3 del mattino continuand­o a vendere alcol nonostante sia vietato dopo le 24 e sparando la musica a tutto volume. Queste forti situazioni di disagio vanno avanti dal marzo del 2018, e molti dei residenti sono allo stremo». Tanto che chi vive in Borgo La Croce ormai va avanti «a sonniferi e calmanti» come hanno scritto anche nell’esposto. «Non avremmo mai voluto aprire questo conflitto giudiziari­o con le attività della nostra strada, ma dopo un anno di insonnia e nervosismo era l’unica strada che ci restava da prendere. Non ne possiamo più».

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La movida notturna in Borgo la Croce Sotto una foto dei residenti dei tavolini in strada
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