Le nozze con gli animali del Gulliver inglese
Lynne insegnava nudo e arazzi a Carlisle, una città nel Nord Ovest dell’Inghilterra. David arrivò come artist in residence. Lynne abitava sopra una montagna. Organizzò una festa: i partecipanti dovevano vestirsi da galli o da galline. David si presentò vestito da volpe. «Volevo prendere una gallina» disse. Faceva ridere tutti. Ma più tardi lei vide che lui si era allontanato dalla confusione e parlava col suo gatto nordico, bello e saggio. David era pieno di dolcezza. Tempo dopo lo invitò a vivere a casa sua, senza che tra loro ci fosse una relazione.«Lui aveva attorno alcune galline». David accettò: non pagava l’affitto ma le faceva una torta di cioccolata ogni settimana. La accompagnava a scuola in macchina e ascoltavano l’opera italiana. Decisero di imparare l’italiano. Lui conosceva molte frasi tratte dall’opera tipo «Oh testa mozza» (Turandot), di scarsa utilità quotidiana. Andarono in vacanza ad Orvieto e lui la fece ridere così tanto che si misero insieme, allontanando le galline (termine che non va inteso in senso dispregiativo). Insegnarono in Nuova Zelanda e in altre parti del mondo: divennero professori erranti. Andarono a Bolgheri: la proprietaria di una villa doveva assentarsi e cercava qualcuno che badasse ai suoi animali. Legarono molto col pappagallo. Comprarono una casa in Scozia. Il consiglio professionale di un architetto fu di abbatterla, loro invece ci si trasferirono. David andò a insegnare in Australia. Si scrivevano lettere tutti i giorni senza aspettare la risposta. Lei scoprì che David Swift è discendente di Jonathan Swift, l’autore dei Viaggi di Gulliver. E si mise a studiare le corrispondenze, fisiche e mentali, tra l’uno e altro. Ecco perché era così divertente. Quando tornò, decisero di non accettare più lavori che li separassero: volevano animali, un orto e le fragole. Nella casa di Edimburgo crearono un paradiso, con uno stagno a forma di cuore e cinquanta tipi di rose antiche. Andarono a Bolgheri a sposarsi. Al matrimonio c’erano più animali che umani. Il pappagallo, che stette tutto il giorno sulla spalla di Lynne, non si era scordato di lei. Tornarono a Edimburgo ma i giovani delinquenti del Regno Unito la notte possono renderti la vita impossibile. Tra macchine bruciate e cadaveri nei bidoni Lynne e David la mattina si alzavano stanchi. Si trasferirono in Italia, alla Verna. Si sono trovati benissimo. Con l’Inghilterra hanno chiuso. Un autoritratto di Lynne in forma di arazzo ora si trova nel Corridoio Vasariano, e David ha fatto gli scuri per proteggerlo dalla luce. Così sono immortali insieme.