Martone: «Porto Eduardo nella Napoli di oggi»
Martedì il regista presenterà all’Odeon il film «Il sindaco del Rione Sanità»
❞ Il protagonista è giovane e ha il carisma e il fisico di un rapper
Un grande protagonista del nostro cinema e del nostro teatro sta per tornare a Firenze: martedì 1° ottobre (ore 19) Mario Martone sarà al cinema Odeon per presentare al pubblico in sala il suo nuovo film, Il sindaco del Rione Sanità, applauditissimo all’ultima Mostra del Cinema di Venezia, dove era in concorso per il Leone d’Oro. La vicenda è ambientata nella Napoli di oggi e ha come protagonista Antonio Barracano, un uomo che «sistema le cose» e risolve problemi: gli «ignoranti» che non hanno santi in paradiso si rivolgono a lui perché interceda in loro favore e Barracano, soprannominato «il sindaco», si presta volentieri a fare da mediatore, contando sulla forza della sua reputazione e sul timore che sa incutere anche nei malviventi più incalliti del rione Sanità. Uno dopo l’altro, gli si presentano due guappi che «si sono sparati» (quasi) per sbaglio, un padre di famiglia taglieggiato da un usuraio, e il figlio di un panettiere che ha diseredato la progenie. E il «sindaco» mette tutto (e tutti) a posto, esponendosi in prima persona, nel ricordo delle ingiustizie subìte da ragazzo, quando era vittima di «un’astuzia che si mangia l’ignoranza». Mario Martone porta al cinema la messinscena di una delle più celebri pièce teatrali di Eduardo De Filippo, rappresentata in palcoscenico (e ora sul grande schermo) dal collettivo di attori indipendenti del NEST di San Giovanni a Teduccio, che agiscono sul territorio cercando di togliere i ragazzi dalla strada. È perciò significativo che, rispetto all’interpretazione classica di Eduardo, questo Sindaco del rione Sanità sia più giovane (l’attore Francesco Di Leva ha 40 anni, Eduardo aveva scritto il testo a 60), e dunque più fisico, più carico di energia e di violenza trattenuta. Laddove Eduardo nei panni del sindaco era un esempio di pacata saggezza popolare, Di Leva ha il carisma e il fisico di un rapper:
«Il Sindaco di Eduardo De Filippo è un uomo di settantacinque anni, il mio ne ha la metà — dice Martone — Un così deciso spostamento d’età del protagonista consente in questo film di mettere il grande testo di Eduardo alla prova della contemporaneità — oggi i boss sono giovanissimi — e di leggerlo come nuovo. Non aspettatevi le illusioni del vecchio Barracano nato nell’Ottocento, che ancora consentivano di tracciare dei confini morali: qui affiora un’umanità feroce, ambigua e dolente, nella quale il bene e il male si confrontano in ogni personaggio e le due città di cui sempre si parla a Napoli, la legalitaria e la criminale, si scontrano in una partita sorprendente».